Endara: ecco perché ho digiunato di Mimmo Candito

Endara: ecco perché ho digiunato Endara: ecco perché ho digiunato // presidente ha finito lo sciopero della fame «Siamo distrutti, indispensabili i dollari Usa» PANAMA DAL NOSTRO INVIATO Torno dopo due mesi a trovare il presidente della Bepubblica, Guillermo Endara, e lo trovo, per così dire, un po' dimagrito. Gli comunico con tutto il rispetto la mia impressione, e lui sorride mesto, allargando le braccia. Due mesi fa Endara pesava un quintale tondo, e sul suo seggio di presidente, nel palazzotto bianco e celeste che sta di fronte all'oceano, ci entrava a pennello. Quelli erano ancora i giorni dell'invasione americana; 25 mila agguerritissimi soldati dello Zio Sam, con cannoni, tank, paracadutisti, e infernali aggeggi elettronici, erano riusciti a sbaragliare in poche ore l'incerta Fuerza de Defensa panamela, seppellendo con 427 bombe da mezza tonnellata l'una, non soltanto il quartier generale di Noriega, ma anche tutte le case che gli stavano attorno. Nessuno, in quei giorni, volle dire quanti morti innocenti c'erano stati; nessuno, ufficialmente, lo vuole dire oggi. Adesso Panama langue di fame e di miseria. La disoccupazione tocca il 50 per cento della popolazione, i negozi continuano a essere tristemente vuoti. A Panama Bush aveva promesso «mille milioni di dollari, subito», ma in un primo momento gliene ha dati solo 25, e infine ne ha concessi 500, ma soltanto dopo che il povero dottor Endara ha fatto lo sciopero della fame. Quest'intervista è stata fatta poche ore prima che il presidente ponesse fine al digiuno. Endara ha passato questi tredici giorni sotto l'altare della cattedrale del Perpètuo Socorro, fra quattro ventilatori sempre accesi, due mazzi di fiori di plastica, e tre telefoni messi in un angolo. E' rimasto nella cattedrale giorno e notte, ricevendo dalle sei e mezzo del mattino alle otto di sera, che è poi l'orario di lavoro del sacrestano. La gente ha fatto la coda per venirlo a salutare, gli hanno messo i cordoni rossi come quando si va a baciare la statua di un santo. La polizia ti fruga sotto le ascelle e tra le gambe, e poi vai avanti. Lui è lì in fondo, nella penombra, un po' emaciato, sudatino, con le babbucce accostate al muro e un piccolo necessaire di cuoio abbandonato sotto una panca. Il dottor Garcia lo ha appena visitato, viene tre volte al giorno, e un'infermiera è sempre lì, con la bombola di ossigeno e la crestina bianca inamidata. Non si sa mai. Presidente, ben trovato, come sta? Diciamo bene. Sono ancora in forze. La pressione è 80-120, il polso a 72, lo spirito è buono. Lavoro qui tutto il giorno come se fossi nel Palazzo. Che cosa beve? Acqua, solo acqua. Non mangia proprio nulla? Qualche chilo l'ho perso, lei stesso lo ha visto. Mangio solo l'Eucarestia, tutte le mattine. Gandhi digiunava contro gli inglesi. Lei digiuna contro gli americani? Gandhi faceva lo sciopero della fame, il mio è solo un digiuno. Io non protesto contro nessuno, io solamente digiuno per solidarietà con la gente del mio Paese che sta morendo di fame. E' un digiuno cristiano, la sofferenza che testimonia la partecipazione. Alla fine, quanti morti ha fatto l'Operazione Giusta Causa? E' difficile dirlo, qui c'è molta gente senza documenti. Chissà... E quanti soldati americani ci sono ancora sul territorio nazionale? Anche questo è difficile dirlo. Loro stanno nelle basi, poi escono, vanno, vengono. E' proprio difficile. Non le pare strano che un presidente debba dare risposte simili? Non crede che i presidenti di Cile e Brasile non l'abbiano invitata alle loro feste d'insediamento, proprio per queste sue risposte? Da una parte li ringrazio, ho molto lavoro da fare per la mia ) gente, qui. Da una parte. E dall'altra? Giudicare è facile, capire è più difficile. La nostra situazione è disperata. Bush ci aveva promesso i dollari, e lui è persona seria; ma il Congresso tarda ad approvare i provvedimenti. Sono le trafile del sistema democratico, ma ci stanno costando molto caro. La democrazia del Panama è davvero in pericolo. E ci sono poi quei 400 milioni di nostri dollari che gli americani continuano a congelare nelle loro banche, anche se sono nostri e se Noriega ormai sta in galera. La gente qui ha fame. Come posso dirgli che sono con loro se non digiunando anch'io? Fino a quando durerà il digiuno? Fino a quando sarò in forze per poter lavorare. Perché io continuo anzitutto a essere, e a fare, il presidente. Fin quando'avrò forza... e fin quando vedrò arrivare qualche segno positivo. E' vero che ha ricevuto minacce di morte? Questo è normale, fa parte del mio lavoro. Che cos'è per lei l'utopia? La necessità di aggiustare i de Sideri con le necessità della realtà. Mimmo Candito Il presidente Guillermo Endara

Luoghi citati: Brasile, Cile, Panama