E' super Philips

E' super Philips La finale di Coppa Campioni di volley in Olanda E' super Philips / modenesi ad un passo dalla grande impresa mai realizzata Surclassati i bulgari del Cska, oggi UFrejus ultimo ostacolo AMSTELVEEN DAL NOSTRO INVIATO Anche oggi, per l'assalto decisivo della Philips all'agognata Coppa Campioni, Julio Velasco indosserà la solita cravatta, quella che lui chiama «degli scudetti»: costretto al ruolo di tifoso — e in questa occasione non prova neppure a negare di esserlo — il tecnico della nazionale azzurra ieri non ha dovuto trepidare troppo per la sua ex squadra che ha reso piccino il Cska Sofia, con un 3-0 che per essere confezionato ha chiesto poco più di un'ora, per l'esattezza 63 minuti. Tra la Philips e questa Coppa, che neppure un vincente per antonomasia (e risultati) come Velasco è riuscito a portare a Modena, rimangono adesso i francesi del Fréjus — già battuti dai modenesi nelle qualificazioni alle finali (3-0 in casa, 3-2 fuori) —, che guidati dall'ottimo Fabiani hanno battuto con facilità gli spagnoli del Palma. Nella semifinale di ieri, davanti a un pubblico soprattutto modenese (con mezzi vari sono arrivati 1070 tifosi più un charter di 200 dipendenti della Philips) il monologo dei campioni d'Italia è stato impressionante. Negli occhi ancora le due partite che avevano fruttato alla Maxicono la Coppa delle Coppe, il paragone tra le due formazioni italiane più accreditate diventa naturale, e la squadra di Modena ne esce vittoriosa per la sua rabbiosa capacità di imporre le proprie qualità anche quando — come nel terzo set — la partita non avendo più storia può indurre a qualche attimo di rilassamento. Jankovic, per non correre rischi e chiudere celermente il match (tant'è vero che poi i giocatori sono rimasti sul campo per altri 20 minuti sotto la guida del preparatore atletico De Lellis), ha proposto il sestettobase — Vullo in regia con Bernardi opposto, Andrea Lucchetta e Partie al centro, Cantagalli e Bertoli schiacciatori di banda — per tutta la partita salvo un giro difensivo dell'argentino Lucach al posto di Partie. E questo nonostante Cantagalli non fosse al meglio per un attacco influenzale. La pallavolo ben poco moderna dei bulgari ha presto mostrato i suoi limiti, con il solo lunghissimo Ganev (2,10) a dannarsi per cercare di tenere in partita la sua squadra. Troppo poco, davvero. Tant'è vero che in 15 minuti è stato confezionato il 15-8 del primo set, al quale è seguito un 15-4 propiziato dalle ottime battute in salto di Vullo e dalle bordate di Bernardi e Cantagalli. Il successivo, logico rilassamento ha contribuito a dare maggiore interesse al terzo set, che la Philips ha sempre dato l'impressione di tenere saldamente in mano anche quando si è ritrovata un paio di punti sotto. Ci vuol ben altro a spaven¬ tarla: è squadra conscia di essere più forte e di avere soluzioni, soprattutto in attacco, che possono permetterle di risolvere a suo favore qualsiasi partita. E l'atteggiamento in campo risulta conseguente. E' evidente che questa Coppa mai vinta stavolta possono perderla soltanto i modenesi anche se le sollecitazioni alla prudenza, con buona componente scaramantica, sono molteplici. E nulla vuole dire che in questo finale non ci siano i sovietici, alle cui spalle la Panini (oggi Philips) ha collezionato tre secondi posti negli ultimi tre anni. Il volley dell'Urss è in crisi, come hanno dimostrato i campionati europei e come testimonia l'eliminazione del Cska Mosca nel secondo turno ad opera del Fréjus. E la Dinamo Mosca, a Parma in Coppa delle Coppe, ha confermato le difficoltà attuali. Dunque nessun rimpianto. Anche perché la presenza in finale del Fréjus testimonia una volta in più lo spostamento dei valori continentali a occidente dove appunto Francia prima e Italia adesso sono protagoniste. Giorgio Barberis Semifinali: Philips ModenaCska Sofia (Bui) 3-0 (15-8, 15-4, 15-12); Fréjus (Fra)-Palma (Spa) 3-0(15-9, 15-5, 15-1). Oggi ore 12: Cska-Palma (finale per il 3° posto); ore 14,30: Philips-Fréjus (finale per il 1° posto).