Lanci fatali per i parà: tre morti

Lanci fatali per i parà: tre morti Rieti e Reggio E. Lanci fatali per i parà: tre morti RIETI. Due paracadutisti, una donna, agente della polizia di Stato, ed il suo istruttore, lanciatisi in tandem sull'aeroporto di Rieti sono morti precipitando da un'altezza di tremila metri per il mancato funzionamento del loro paracadute. Virgilio Cetolani, quarantaquattro anni, nato e residente a Roma in via Lanciani 74, coniugato e con tre figli, istruttore di paracadutismo, «teneva a battesimo» al suo primo lancio l'allieva ventiseienne Lidia Caramanna, nata a Mazara del Vallo e residente a Roma, La giovane Caramanna, agente di polizia di Stato, era in servizio a Roma. I due, seguiti da terra da altri colleghi, sono stati visti gesticolare e poi finire fuori campo, schiantandosi a poche centinaia di metri dall' aeroporto, in località Chiesa Nuova. I corpi sono a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per la mancata apertura del paracadute durante un lancio un giovane brindisino ha perso la vita ieri mattina a Reggio Emilia. La vittima, Raffaele Patisso, ventisette anni, di Latiano (Brindisi), quando si è accorto che il paracadute principale non si apriva ha inserito quello di emergenza, ma la tela si è attorcigliata alla corda. Il giovane, che praticava abitualmente questo sport, era arrivato al 69° lancio ed era quindi prossimo alla conquista del patentino.

Persone citate: Caramanna, Lidia Caramanna, Raffaele Patisso

Luoghi citati: Brindisi, Latiano, Mazara Del Vallo, Reggio Emilia, Rieti, Roma