E Vialli attacca Boskov

E Vialli attacca Boskov SAMPDORIA «Affrettare i tempi della mia guarigione è stato un errore» E Vialli attacca Boskov Il tecnico-. «Nessuna forzatura, ma se vuole riposo sarà accontentato» Il bomber, dopo la contrattura, riprenderà gli allenamenti mercoledì GENOVA. L'ecotomografia ha confermato la prima diagnosi: contrattura. E, a sentire i medici, mercoledì potrebbe già riprendere gli allenamenti. Ma le voci e i sussurri assicurano che Gianluca Vialli di questi tempi è particolarmente contrariato. E' convinto di essere stato mandato allo sbaraglio: la Coppa delle Coppe era troppo importante per la Samp, dopo aver fallito in campionato e Coppitalia. Il suo rientro è stato allora programmato proprio in funzione della partita con il Grasshoppers. Due mezze partite di rodaggio con Fiorentina e Juve, e poi dentro a tempo pieno mercoledì sera in Coppa. I medici negano, ma il sospetto è che il nuovo stop sia la conseguenza di una guarigione affrettata. E il dottor Traverso ammette: «E' la dinamica classica dello stiramento o, per essere precisi, della distrazione muscolare, qualcosa di più leggero. Un inconveniente dovuto alla fretta? No. La guarigione di Vialli ha rispettato i tempi consueti. Forse abbiamo semplice¬ mente accelerato un po'». Ma, intanto, Vialli ha chiesto a Boskov di poter guarire in pace: il Grasshoppers ormai lo si può considerare fatto fuori, non c'è più motivo per rischiare. ((Affrettare i tempi — si è sfogato Vialli — è controproducente. Ho imparato la lezione, se si guardano solo gli obiettivi vicini si perdono di vista i traguardi più importanti. Questo vale per me, ma anche per Cerezo e Pellegrini». «Gianluca sarà accontentato — ha risposto seccato Boskov —, ma non è vero che lo abbiamo forzato. La Samp ha un grande amore per i suoi giocatori. Si vede proprio che non sapete come funzionano le cose all'estero. In Inghilterra e in Germania i calciatori sono considerati solo investimenti da far fruttare. Li fanno giocare con bende, cavigliere, iniezioni. Ne sappiamo qualcosa noi, lo Stoccarda ha quasi rovinato Katanec. Dopo una distorsione in Coppa l'avevano fatto giocare il sabato successivo con quattro iniezioni». Al fianco di Vialli si è anche schierato Mancini: «Non si può far giocare per forza un giocatore dopo due mesi di inattività. Lo si mette in difficoltà, i muscoli vanno subito in debito di ossigeno, logico che si faccia male. E' una questione preoccupante: abbiamo tre giocatori con lo stesso problema, la contrattura. Per un recupero affrettato, oltre a Vialli, sono fuori anche Cerezo e Pellegrini». Tira una brutta aria alla Samp. Proprio Vialli e Mancini guidano la fronda contro Boskov. Tra l'allenatore e il «bimbo», mercoledì sera in campo, sarebbero volate parole grosse. «Nel primo tempo — ha rivelato Mancini—ho corso come un pazzo senza toccar palla. Nella ripresa sono arretrato e sono arrivate così più occasioni. Contro la zona e il fuorigioco bisogna partire da dietro, Boskov invece pretendeva che facessi la prima punta. Quando non c'è Cerezo a centrocampo non abbiamo proprio gioco». Gessi Adamoli

Luoghi citati: Genova, Germania, Inghilterra, Stoccarda