Piazza Affari in salita di Francesco Bullo

Piazza Affari in salita Meno scambi Piazza Affari in salita MILANO. Fine settimana improntato ad un cauto ottimismo in piazza Affari alla vigilia delle scadenze tecniche (lunedì è in calendario la risposta premi, mercoledì è giorno di riporti), con l'indice Comit che recupera lo 0,47% e chiude a quota 666,25. La riunione aveva avuto un avvio più brillante, arrivando a segnare un rialzo medio dello 0,9% accompagnato da un aumento degli scambi. Ma il seguito della mattinata non ha mantenuto le promesse: la giornata si è chiusa infatti con un ridimensionamento dei guadagni mentre la quantità dei titoli scambiati, secondo una prima valutazione, è inferiore in controvalore ai 130 miliardi della vigilia. L'indice resta quindi, rispetto all'inizio dell'anno, in ribasso di circa il 3% anche se la settimana chiude con un recupero di poco superiore all' 1 %. Il mercato in sostanza sembra ancora risentire (oltre alla prudenza d'obbligo nelle sedute che precedono il fine mese) dei riflessi legati a vicende non àncora del tutto chiarite. Si va dal caso Enimont, con lo scontro tuttora aperto tra Montedison ed Eni, a quello sulla Mondadori che vede in lizza i gruppi Berlusconi e De Benedetti. E a gettare acqua sul fuoco si sono aggiunti i realizzi sui titoli della scuderia di Ivrea dopo il mandato di comparizione spiccato nei confronti dello stesso Carlo De Benedetti pei' il «crack» del vecchio Ambrosiano e le vendite delle Bnl «risparmio», che ieri hanno subito i contraccolpi delle perdite di bilancio dell'istituto arretrando a 11.500 lire (—0,86%). BLUE CHD?S. I titoli guida presentano nel complesso prezzi migliori rispetto al giorno prima fatta eccezione per le Cir (—0,22%), le Credit (—0,08%) e le Italcementi (—1,04%). Le Fiat hanno chiuso con un recupero dello 0,73% toccando poi nel dopolistino le 10.200 lire; positiva la giornata anche per le Gemina (+0,43%) e in particolare per le Rinascente che sono state attivamente scambiate con un risultato finale di + 1,83% a 7515 lire (oltre il 2% dopo la chiusura); le Standa segnano dal canto loro un forte progresso sul titolo di risparmio non convertibile ( + 5,74%). Ancora deboli come s'è detto i valori del gruppo De Benedetti (—2,76% le Olivetti privilegio, + 0,55% le ordinarie) mentre il gruppo Ferruzzi (Montedison +1,27%) ha tratto alcuni benefici dai nuovi sviluppi emersi sul piano dell'aumento di capitale Enimont, proposto dalla Montedison. Il titolo della joint venture ha chiuso in progresso dello 0,69% migliorando nel dopolistino. Ben trattate, come da copione, le Sip (+1,27%) e le Stet (+0,77%); tra i valori minori in deciso rialzo le Saipem: le risparmio non convertibili guadagnano l'I,97% e le ordinarie il 2,71% (il warrant recupera il 7,52%). CONSOB. La decisione di una società già quotata in Borsa di richiedere l'ammissione al listino di altri titoli da lei stessa emessi si configura come un «atto di ordinaria amministrazione» e quindi di competenza del Consiglio di amministrazione. Di conseguenza per deliberare la richiesta di ammissione a quotazione di «ulteriori categorie di titoli» non sarà più necessario convocare un'assemblea straordinaria. Sono queste le considerazioni alla base della delibera Consob che ha modificato il regolamento di ammissione alla quotazione dei titoli. Francesco Bullo

Persone citate: Berlusconi, Carlo De Benedetti, De Benedetti

Luoghi citati: Ivrea, Milano