Gli Ordini

Gli Ordini Gli Ordini «Impugneremo la legge» ROMA. Gli immigrati non sono solo ambulanti o «puliscivetri». Sono anche laureati e professionisti. Contro questi ultimi si muovono 21 ordini e collegi professionali, confederati nel «Cup» (Comitato unitario professionisti). Impugneranno la norma della legge del 28 febbraio scorso che autorizza indiscriminatamente l'esercizio professionale nel nostro Paese. La norma contestata prevede che i cittadini extracomunitari, in possesso di laurea o di diploma conseguiti in Italia, o ai quali sia stato riconosciuto un titolo analogo, «possono sostenere gli esami di abilitazione professionale e chiedere l'iscrizione agli albi professionali, in deroga alle disposizioni che prevedono il possesso della cittadinanza italiana per l'esercizio delle relative professioni». Si parla di ricorsi alla Corte costituzionale e all'alta Corte di giustizia della Cee. Il Cup teme «gravi ripercussioni nel settore professionale e immaginàbili conseguenze per la collettività». Il presidente Eolo Parodi, che guida la federazione degli Ordini dei medici, sottolinea che il ninnerò dei dottori nel nostro Paese è già eccessivo. «Se altri si iscrivono agli albi si registrerebbe un ulteriore eccesso da noi e un mancato ritorno nei Paesi d'origine, dove ne hanno bisogno: un doppio danno». [Agi]

Persone citate: Eolo Parodi

Luoghi citati: Italia, Roma