Pazzo omicida evade era in licenza premio

Pazzo omicida evade era in licenza premio Genova, condannato a 10 anni di manicomio Pazzo omicida evade era in licenza premio GENOVA. Bartolomeo Gagliano, 33 anni, savonese, accusato di aver ucciso nel febbraio dello scorso anno, insieme a Francesco Sedda, due travestiti, non è rientrato al termine di un permesso premio nel manicomio giudiziario di Reggio Emilia, dove era rinchiuso dal 20 febbraio del 1989. Ora è ricercato in tutta Italia per evasione. Alle spalle ha anche il delitto di una prostituta. Il giudice istruttore Dino Di Mattei aveva convocato Gagliano e Sedda per interrogarli sull'omicidio di un transessuale uruguaiano, ucciso il 6 febbraio '89 nei pressi di Milano. Ma si è presentato solo Francesco Sedda. Bartolomeo Gagliano, considerato «totalmente incapace di intendere e volere», nel gennaio del 1981 assassinò a colpi di pietra una prostituta di 32 anni, Paolina Fedi, su una piazzola dell'autostrada Genova-Savona. Non venne processato perché riconosciuto infermo di mente. Il giudice ordinò che restasse almeno 10 anni in un manicomio giudiziario. Il primo ottobre del 1983 Gagliano, rinchiuso nel manicomio di Aversa ottenne un permesso. Dopo aver vagato alcuni giorni per l'Italia, il 9 ottobre decise di raggiungere Savona, dove vivono i genitori. Qui dopo aver disarmato un vigile urbano che lo aveva fermato su un «Ford Transit» rubato, bloccò un taxi e obbligò l'autista a ripartire. L'auto fu intercettata dai carabinieri in centro città, dove ci fu una sparatoria. Il bandito costrinse il taxista a portarlo all'istituto per ragio¬ nieri «Paolo Boselli». Qui Gagliano scese dal taxi, prese in ostaggio alcuni studenti. Arrivarono le pattuglie della polizia e ci fu una seconda sparatoria: una pallottola di rimbalzo ferì una ragazza. Gagliano riuscì ancora a fuggire, ma fu infine bloccato da un ispettore della «mobile» mentre cercava di entrare in un negozio. Nel dicembre del 1988 ottenne, insieme a Francesco Sedda, un rapinatore genovese, una seconda licenza premio per Natale dal manicomio di Montelupo Fiorentino, dove nel frattempo era stato trasferito e dove i due erano diventati amici. Agli inizi di febbraio 1989 nel centro storico di Genova si iniziò una serie di aggressioni a prostitute e travestiti. I testimoni riconobbero negli identikit proprio Gagliano e Sedda. Il 14 febbraio del 1989 venne ucciso, sempre a Genova, un travestito, Francesco Panizzi. Le indagini portarono subito a Sedda, che venne arrestato. Una settimana dopo fu fermato Gagliano. I due furono giudicati totalmente infermi di mente. Sull'auto del savonese vennero trovati due bossoli calibro 7,65 dello stesso tipo di quelli usati per l'omicidio del transessuale uruguaiano. Il giudice Di Mattei ieri ha ricordato: «Proprio perché insani di mente e socialmente pericolosi, i due avrebbero dovuto essere sistemati in manicomi diversi. Non riesco inoltre a comprendere i motivi del permesso premio». Gian Paolo Carlini