Tomba, un giorno tutto speciale

Tomba, un giorno tutto speciale L'azzurro stravince a Geilo, in Norvegia, il penultimo slalom della stagione Tomba, un giorno tutto speciale Ladstaetter ko a un passo dal podio Ed eccolo qui, di nuovo in sella al cavallo bianco, baciato dalla sorte e splendente di gloria. Tomba è come Maradona. Un giorno, di Diego, dicono che è grasso e bolso, senza voglia di allenarsi, pigro, capriccioso, dormiglione. Genio e sregolatezza, però con l'accento sulla qualità meno nobile. Poi lui segna un gran gol e le folle tifose cadono in trance, sostituiscono gli aggettivi, tornano a cantare le lodi dell'eroe perché così vanno il mondo e le sue vicende. Più o meno capita la stessa cosa ad Alberto, che crolla in gigante e risorge in speciale, costringendo i critici al vero slalom, che è quello di scendere in equilibrio fra contrastanti giudizi e tenere il giusto tono fra il de profundis e l'osanna. Ieri Maratomba, con un colpo di magia, ha messo a segno un gol imparabile sulle nevi di Geilo, in Norvegia, staccando di oltre un secondo l'austriaco Tritscher, che pure non è un pivello, e mostrando al mondo che la sua classe è rimasta ricca e pura malgrado i massicci attacchi degli avversari e della sorte. Nella seconda manche è saltato Bittner, il nemico, ma l'uscita del tedesco non annacqua il successo né diminuisce i meriti perché di resa si è trattato più che di errore. In verità, a differenza di Diego che viene messo in castigo da Bigon, Alberto sta attraversando un ottimo momento di forma. E' arrivato secondo a Veysonnaz do- menica scorsa, primo a Geilo ieri, e le nude cifre dicono che su tre slalom portati alla fine in questa stagione, tre su sei disputati, il ragazzone bolognese ha ottenuto due vittorie ed un secondo posto, mica male se ci mettiamo a guardare le cose da un punto di vista, diciamo così, obiettivo, senza cioè cadere nella trappola dell'emozione. Il successo di Geilo ha ribadito una verità già emersa a fine novembre a Waterville Valley, nell'altro slalom dominato dal nostro: Tomba non è più l'inarrestabile schiacciasassi di due stagioni fa, quando vinceva sopra ogni neve e contro qualsiasi rivale, sempre e comunque, tutto. Quelli sono tempi che non torneranno più. Alberto, però, è in grado ogni volta di lottare per il successo, parliamo di slalom, e tanto deve bastare per continuare a chiamarlo campione. Può anche riuscirci staccando di un secondo e passa l'avversario più vicino, come in America, come ieri, il che forse conta ancor più della vittoria, pensando ad un domani che non è poi così incerto come poteva sembrare nei momenti più grigi della stagione. L'infortunio di Val d'Isere ha costretto Tomba ad una lunga assenza. Quaranta giorni lontano dalle gare, anche di più se si pensa che il ritorno a Kitzbuehel, nello slalom più difficile del mondo, è stato dettato più da ragioni sentimentali, e di prestigio, che da effettiva co¬ scienza di guarigione avvenuta. Tre speciali saltati, un lento riawicinamento alla forma migliore, le tensioni, le ansie, la necessità di dimostrare a se stesso, prima ancora che agli altri, che il futuro non era perduto insieme al passato. Crediamo che la grande vittoria di ieri abbia convinto l'eroe e rassicurato i suoi tifosi. Primo al termine della manche iniziale con 33 centesimi di vantaggio su Bittner e 48 su Ladstaetter (grande prova), Albertone Tomba non ha davvero avuto problemi nella seconda. La neve era fresca, la pista facile e piatta. Occorreva attaccare e lasciare andare gli sci, sbagliare poco. Sono usciti sia Kurt che Armin, quando la gara è di- ventata davvero calda, e come unico avversario è rimasto Tritscher, peraltro troppo indietro per dar pensieri all'eroe che è sceso tranquillo e sicuro, in progressione. Peccato per Ladstaetter, uscito dopo una quarantina di secondi con le possibilità intatte di salire sul podio. «Dedico la vittoria a tutte le donne, visto che è la loro festa», ha detto Alberto alla fine. Direttamente dal traguardo ha telefonato alla mamma, poi si è rivolto ai cronisti: «Ho vinto come ai bei tempi: ma non farò il superG di Hemsedal. Partirò subito per Saelen, in Svezia, dove martedì conto di vincere anche l'ultimo slalom». Carlo Coscia Tomba, due vittorie nella stagione

Persone citate: Albertone Tomba, Bigon, Bittner, Carlo Coscia, Maradona, Tomba, Tritscher

Luoghi citati: America, Isere, Norvegia, Svezia