«Patrizia, non devi avere paura» di Giuliano Marchesini

«Patrizia, non devi avere paura» Un appello anche ai sequestratori: «Siate buoni con lei, è soltanto una bambina» «Patrizia, non devi avere paura» Mamma Tacchetta alla figlia rapita VERONA DAL NOSTRO INVIATO «Non avere paura, Patrizia. Anche se i giorni passano, anche se comincia a farsi un po' lunga questa tua lontananza, non avere paura». Questo è l'8 marzo di Luciana Tacchella, la madre della bambina rapita il 29 gennaio scorso. Un messaggio alla figlia, tenuta prigioniera chissà dove, un rincuorare che viene da casa, nel giorno dedicato alla donna. La signora Luciana si rivolge a Patrizia stimolando le sue capacità di reazione, sulle quali conta molto: «Cerca di essere forte. Lo sai, Patrizia, che io ti dicevo sempre che tu hai il carattere più forte di tutti noi. Bene, adesso tiralo fuori, il tuo caratterino. Lo sai che tutti i bambini d'Italia ti stanno aspettando, che ti hanno scritto un sacco di lettere? Pensa, Patrizia, quanto dovrai scrivere, al tuo ritorno, per rispondere a tutti. Ti hanno mandato anche tanti disegni, sai? Pensa a quante cose avrai da raccontare a tutti». Luciana Tacchella tocca anche le corde più intime della sua bambina: «E poi, ricordati sempre del tuo angelo custode. Parla con lui. Quando ti senti sola, chiama il tuo angelo custode, così lui ti tiene compagnia. Perché lo sai che ti vuole bene, vero Patrizia? Ti ricordi quando di notte avevi quegli incubi e correvi nella nostra ca- mera? Ti ricordi che il papà ti diceva di pregare il tuo angelo custode e tu tornavi nella tua camera più tranquilla? Adesso lui è con te, è la tua àncora, il tuo amico. Vedrai, Patrizia, il tuo angelo custode troverà la porticina per farti tornare da noi, per farti uscire dalla casa in cui sei». Queste parole a distanza, con i ricordi di paure passeggere e di sollievi provvidenziali. E poi, l'appello della signora Luciana ai rapitori: «Vi prego, trattatela bene, non impauritela. E' solo una bambina. Ve lo chiedo da mamma, siate buoni con lei». Anche Imerio, il padre, ha lanciato nei giorni scorsi messaggi a Patrizia e appelli ai banditi. Si ripete quella frase: «E' solo una bambina». Le volte in cui il titolare della «Carrara» s'è messo davanti alle telecamere e ai cronisti, per parlare a sua figlia e ai sequestratori, Luciana Tacchella è rimasta quasi in disparte, ad ascoltare. Non ce la faceva, dicevano, a prendere parte a quei discorsi rivolti a Patrizia lontana. Adesso ce l'ha fatta, uscendo da quella che anche per lei sembrava una «prigione». Tanta solidarietà attorno a mamma Tacchella, nel giorno delle mimose, da parte di associazioni femminili, delle donne. Sara Simeoni, l'ex primatista mondiale di salto in alto, ha scritto una lettera, che compare su «L'Arena» accanto al messaggio della signora Luciana. «Oggi è la festa della donna — scrive Sara — ma di festivo non avverto nulla in quanto il mio pensiero va a Patrizia Tacchella e alla sua mamma». E poi: «In questo giorno dedicato alla donna, a tutte le donne, spero che le madri, le sorelle, le spose e le figlie di coloro che hanno rapito e trattengono Patrizia riescano a convincere i loro uomini ad abbandonare il loro orribile progetto, a ridare Patrizia alla sua famiglia». A Stallavena di Grezzana, il paese dove vivono i Tacchella, quegli striscioni: «Patrizia, ti aspettiamo». Nella sede del comitato che distribuisce le cartoline da inviare a Cossiga, i pacchi da spedire sono tanti. Il presidente del comitato, Gian- franco Dalle Pezze, dice che finora non hanno ricevuto alcuna risposta dal Quirinale. «Secondo me, prima o poi il Presidente della Repubblica dovrebbe rispondere. Comunque, noi non abbiamo intenzione di far polemiche con il Quirinale». Nella sala, le donne sono intente a mettere insieme cartoline con la foto di Patrizia. Dice Rosa: «Io sono mamma: posso ben immaginare cosa sia una figlia lontana, in mano ai banditi». E Giovanna: «Non abbiamo nemmeno pensato alla festa della donna. Il nostro pensiero è soltanto per Patrizia: è come se fosse diventata la bambina di tutto il paese». Giuliano Marchesini Patrizia Tacchella, rapita il 29 gennaio

Persone citate: Cossiga, Luciana Tacchella, Patrizia Tacchella, Sara Simeoni, Tacchella

Luoghi citati: Grezzana, Italia, Verona