Spia accusa Honecker

Spia accusa Honecker Spia accusa Honecker «Traffici di droga con Mosca Cocaina per le truppe Nato» WASHINGTON. Continua la caduta a precipizio di Erich Honecker. Dopo la disgrazia politica dilaga l'accusa più infamante: spaccio di droga. Secondo ufficiali della Germania dell'Est, che in passato condussero operazioni di riciclaggio valutario per conto del Kgb, l'ex presidente della Ddr si sarebbe arricchito con il commercio di cocaina. L'Unione Sovietica, allora brezneviana, era complice dei traffici del leader alleato. Questi fatti godrebbero dell'autorevole conferma di Alexander Schalck-Golodkowski, ex boss del traffico di valuta e superspia rossa passata all'Occidente. Lo 007 comunista-avrebbe reso noto un complotto ordito dagli alti livelli del Cremlino insieme col presidente tedesco per indebolire gli Usa e la Germania Federale facendo circolare la droga tra i soldati occidentali. La scoperta che un personaggio così in vista di una gerar-. chia comunista trafficasse alle¬ gramente in droga ha choccato i leader occidentali, specialmente dopo le rivelazioni della superspia, perché i traffici avevano il consenso di Mosca. Fonti dei servizi segreti Usa sostengono che in vent'anni di operazioni illecite Honecker avrebbe guadagnato quasi cento miliardi di lire. Nel suo libro «Red Cocaine», cocaina rossa (a giorni nelle librerie americane), il consigliere per la sicurezza di Bush. Joseph D. Douglas sostiene che «Krusciov estese le narco-operazioni sovietiche ai Paesi satelliti dell'Est nel 1962». Allora il leader Ddr era Ulbricht: non è chiaro se egli abbia mai approfittato dei traffici. Tali rivelazioni gettano una luce sinistra sulla cortina di silenzio calata nella Ddr sul caso Honecker. Potrebbero non essere soltanto motivi di salute ad aver consigliato ai giudici di bloccare il processo, ma piuttosto i timori dell'apparato per l'apertura di certi vecchi armadi.

Persone citate: Alexander Schalck-golodkowski, Bush, Erich Honecker, Honecker, Joseph D. Douglas, Krusciov, Ulbricht