Armi chimiche

Armi chimiche Armi chimiche Sgombero Usa dalla Germania BONN ' ' DALLA REDAZIONE Il ministro della Difesa tedescooccidentale, Gerhard Stoltenberg, ha annunciato ieri il ritiro completo delle armi chimiche americane dal territorio della Germania Federale, fra luglio e settembre di quest'anno. Il ministro ha assicurato che il trasporto di quattrocento tonnellate di gas VX e Sarin non sarà pericoloso per la popolazione delle regioni attraversate dal carico, grazie a misure di sicurezza severissime. Stoltenberg ha precisato che tutte le armi si trovano in un solo deposito, a Clausen, nella parte occidentale della Repubblica Federale. Saranno prima trasportate su strada al vicino deposito americano di Miesau, quindi trasferite in treno, con containers del peso complessivo di settemila tonnellate, verso il porto di Nordenham, sul Mare del Nord, per essere quindi distrutte sull'atollo di Johnston, nel Pacifico. Secondo il ministro, si tratta di cento mila granate d'artiglieria di calibro 155 e 203, che rappresentano l'un per cento dell'arsenale americano di armi chimiche. L'operazione costerà 50 milioni di dollari agli americani e oltre 23 milioni di dollari ai tedeschi. Il ritiro delle armi chimiche dal territorio tedesco occidentale era stato deciso dall'ex presidente americano Reagan e dal Cancelliere Kohl nell'86. Ieri la commissione finanziaria del Parlamento tedesco ha chiesto a Stoltenberg di esaminare l'eventuale ritiro della Repubblica Federale dal progetto per l'aereo da combattimento europeo Efa (Eurofighter). La richiesta è stata motivata con la necessità di ridurre le spese dello Stato per finanziare l'unità tedesca. Gli sforzi d'economia dovranno aumentare, secondo i parlamentari, che hanno invitato il ministro a ridurre le spese di altri cento milioni di marchi nell'anno in corso. Il programma Efa, contestato dall'opposizione socialdemocratica e dai liberali, alleati di Kohl, dovrebbe costare ufficialmente 35 miliardi di dollari, ripartiti fra Germania Federale, 33 per cento, Gran Bretagna, 33 per cento, Italia, 21 per cento, e Spagna, 13 per cento. Secondo il ministro delle Finanze, Carstens, realizzare l'aereo costerà alla Germania Federale sette miliardi di marchi, due dei quali sono già stati pagati. Nel bilancio di quest'anno, sono stati stanziati settecento milioni di marchi.

Persone citate: Carstens, Clausen, Gerhard Stoltenberg, Johnston, Kohl, Reagan, Sarin, Stoltenberg

Luoghi citati: Germania, Germania Federale, Gran Bretagna, Italia, Spagna