Ungheria e Bulgaria contro Cuba (e Urss)

Ungheria e Bulgaria contro Cuba (e Urss) Passa la risoluzione Usa sui diritti umani Ungheria e Bulgaria contro Cuba (e Urss) GINEVRA. Sui punti più contrastati all'ordine del giorno dell'ultima sessione della commissione Onu sui diritti umani — il rispetto dei diritti umani a Cuba e in Cina — Bulgaria e Ungheria, che sono i due soli Paesi dell'ex-socialismo reale a far parte della commissione, si sono dissociati dall'Urss e hanno seguito il campo occidentale. Nella vita dell'Onu è la prima volta che ciò accade: «E' un fatto storico, che sanziona la fine di quello che era il blocco orientale», ha commentato un diplomatico europeo. Per Cuba, il voto di Ungheria e Bulgaria ha contribuito all'adozione della risoluzione statunitense che (senza condannare esplicitamente il regime castrista) esprime preoccupazione per la situazione dei diritti umani nell'isola ed iscrive la questione cubana nel calendario dei lavori della sessione del 1991. Il rappresentante di Cuba ha cercato invano di opporvisi, sostenendo che il testo americano costituiva una misura «discriminatoria ed ingiustificata». La maggioranza della commissione è stata di diverso parere e la risoluzione è stata approvata con 19 sì, 12 no e 12 astensioni. Per il sì (oltre agli occidentali, alla Bulgaria ed all'Ungheria) si sono pronunciati anche Paesi del Terzo Mondo come il Bangladesh, Gambia, Panama, Filippine, Marocco e Senegal. La Cecoslovacchia, che in seno alla commissione ha uno statuto di osservatore, non ha potuto partecipare al voto, ma ha dichiarato formalmente di associarsi all'iniziativa. Ha invece votato no la Jugoslavia, e con essa la Cina, Cuba, Cipro, Etiopia, Ghana, India, Iraq, Messico, Sri Lanka, Ucraina e Urss. Fra gli astenuti, quasi tutti i Paesi latino-americani: Brasile, Argentina Venezuela e Colombia. [Ansa]