La prima sfida, nella Tirreno-Adriatico

La prima sfida, nella Tirreno-Adriatico CICLISMO La concorrenza della Parigi-Nizza lima il campo dei big ma l'obiettivo resta la Milano-Sanremo La prima sfida, nella Tirreno-Adriatico Oggi il via senza LeMond, Fignon, Delgado, Mottet e Baffi BACOLI. I primi sette classificati nella Coppa del Mondo 1989 ci sono tutti, Kelly, Sorehsen, Maassen, Bauer, Van Hooydonck e Frison, ma alla 25a Tirreno-Adriatico che parte oggi, sono assenti i big del Giro e del Tour, ossia LeMond, Fignon, Delgado e M°ttet- La «corsa dei due mari» offre comunque una edizione di tutto riguardo: ai campioni già nominati (tra i quali Sorensen ha già vinto nel 1987) vanno aggiunti infatti Rominger e Maechler, vincitori delle due ultime edizioni, Golz, Vanderaerden, Rooks, Theunisse, Anderson, Hampsten, Breukink e quel Ludwig, tedesco dell'Est, stagionato neoprofessionista, grossa novità delle prime gare. La concorrenza della ParigiNizza ha sottratto alla prova italiana alcuni esponenti nostrani, in particolare il velocista Adriano Baffi, plurivittorioso di questo scorcio di stagione con tre successi. Con lo sprinter lombardo ormai maturo per buone affermazioni internazionali gareggiano in Francia anche Argentin, Chiappucci (non più soldato semplice), Bugno e Giupponi, questi ultimi, tuttavia, in ritardo di preparazione. Le due corse a tappe, le prime veramente importanti (se ne sono già disputate una decina) riflettono direttamente i risultati sulla Milano-Sanremo. Quasi tutti i big del ciclismo mondiale (ad eccezione di LeMond, in sovrappeso e deconcentrato, e di Delgado) dovrebbero trovare una condizione che li renderà competitivi nella «classicissima», come ha dimostrato negli ultimi due anni il fondista Fignon, pur se egli non è ancora riuscito a vincere. Come del resto Kelly, Rooks e altri campioni fra cui Bugno e Argentin che sono in ogni caso tagliati per la «Sanremo». Il candidato italiano a con¬ trastare gli stranieri (vittoriosi negli ultimi tre anni nela Tirreno-Adriatico e negli ultimi cinque nella Milano-Sanremo) è Maurizio Fondriest, già primo e protagonista in questi giorni. «Non mi tiro indietro — ha dichiarato il campione trentino —, correrò la Tirreno-Adriatico pensando alla grande classica ma tentando anche di vincere il più possibile». Difficilmente tuttavia Fondriest potrà puntare alla classifica finale dovendo affrontare — lui che non è uno specialista — una cronoscalata e l'ultima tappa contro il tempo. Sono attesi i giovani, in particolare il toscano Tafi (già due volte vittorioso negli Stati Uniti), Dazzani, Fontanclìi, Fidanza e il ritrovato Bontempi, un velocista tornato alla vittoria (doppia) recentemente in Spagna dopo un anno e mezzo avendo addirittura rischiato di abbandonare l'attività. I favoriti della «corsa dei due mari» sono soprattutto Sorensen, Rominger e Rooks. Gareggia anche il sovietico Konyshev con compagni* vecchi e nuovi (in particolare il rapidissimo Abdujaparov), ma il vicecampione del mondo è lontano dalla buona condizione. Al contrario di Ludwig, il tedesco orientale che ha già vinto più di tutti (quattro successi) ed è atteso anche qui alla ribalta. Le squadre al via sono 21. I partenti 189. Si comincia oggi con nove batterie e una finale sul circuito di Bacoli; la corsa proseguirà con Napoli-Maiori, cronoscalata Amalfi-Ravello, Salerno-Isola Liri, Cerro-Porto Sant'Elpidio, Porto Recanati-Monte Urano, Grottammare-Acqua Santa, per concludersi mercoledì 14 (à tre giorni dalla «Sanremo») con i 18 km contro il tempo di San Benedetto del Tronto. Carlo Valeri