Pellegrini: «Nessuno incedibile»

Pellegrini: «Nessuno incedibile» INTER In risposta ai giocatori che mugugnano per le scelte societarie e del tecnico Pellegrini: «Nessuno incedibile» Italiani contro tedeschi e Trap: che spaccatura MILANO. Il fallimento dichiarato ufficialmente dall'Inter domenica al Flaminio ha portato alla luce la strana situazione creatasi all'interno dello spogliatoio nerazzurro. La base della squadra ce l'ha con Trapattoni accusato di proteggere per volere della società, che teme fughe precipitose, i grandi nomi e gli contesta il trattamento di favore riservato ai tedeschi. Agli stessi tedeschi, in particolare a Matthaeus e Brehme, gli italiani rimproverano uno scarso impegno, evidenziatosi in modo sempre più palese negli ultimi tempi, perché già condizionati dai prossimi impegni mondiali. Inoltre rinfacciano alla società il diverso trattamento usato per lo stesso Brehme, al quale è stato rinnovato il contratto per due stagioni, nonostante abbia trent'anni, mentre per i pari età nostrani (Matteoli e Baresi) sono disponibili solo rinnovi annuali. I nerazzurri, infatti, non riescono ancora a spiegarsi perché Berti, fuori forma dall'inizio della stagione, sia stato sempre utilizzato, anche quando era in condizioni fisiche menomate, e non si sia data fiducia a Cucchi e agli altri giovani che magari avrebbero reso di più. Le stesse considerazioni sono riservate a Serena. Né alcuni giocatori hanno capito perché a Matthaeus sia stato concesso il permesso di curarsi in Germania contro il volere dello stesso Trapattoni e del dottor Bergamo, né il' perché della sua utilizzazione prematura contro la Roma dove ha reso molto poco. Tra l'altro giocare gli costò una ricaduta dalla quale non è ancora guarito perfettamente. Qualcuno fa anche rilevare l'errata gestione dell'infortunio di Ferri che è stato costretto a giocare la prima parte del campionato in condizioni menomate ed è stato fatto operare a stagione già inoltrata e non ha potuto così dare il suo valido apporto nella parte centrale, quella più importante, del torneo. Per mettere a tacere tutti questi malumori e far cessare la contestazione, il presidente Pellegrini ha deciso di applicare il pugno di ferro. Per prima cosa ha deciso di non riprendere la trattativa per stipulare un premio per il terzo posto finale, ma di concederne uno solo per. il secondo (70 milioni a testa), obiettivo ancora possibile da centrare.. Inoltre ha fatto sapere che nessuno è incedibile, anche se ancora sotto contratto. Chi vuole continuare a indossare la maglia nerazzurra; ha detto in sostanza, deve meritarsela e saranno decisive le ultime sette partite di campionato che restano da giocare. D'accordo con Trapattoni con il quale ha avuto un lungo incontro lunedì sera, il presidente nerazzurro, che venerdì renderà pubbliche le sue decisioni nella già annunciata conferenza stampa, ha scelto quel giorno nella speranza di far sbollire nel frattempo la rabbia accumulata al Flaminio. Inoltre il presidente si è mosso e sta cercando sul mercato valide alternative in ogni settor re della squadra, per offrire al tecnico la possibilità di manda¬ re in panchina i titolari fuori forma senza danneggiare il rendimento della squadra. Così è già stato acquistato Madonna, un tornante, Minotti, libero del Parma, e ci sono trattative molto avanzate per avere dal Genoa l'attaccante Fontolan e il mediano Ruotolo e la mezza punta della Lazio Di Canio. Se poi qualcuno dovesse continuare a dimostrare scarso rendimento Pellegrini è pronto a fare una follia pur di liberarsene é acquistare un grosso nome anche sul mercato straniero. Intanto la società è preoccupata per la reazione che quasi inevitabilmente potrebbero avere i tifosi se domenica l'Inter non riuscirà a battere il Verona a San Siro e per le ripercussioni negative che potrebbe avere questa fallimentare stagione sulla prossima campagna abbonamenti. E questo in aggiunta ai soldi già persi per i mancati incassi di Coppa Campioni e di Coppa Italia, valutabili in circa sette miliardi. Nino Sorniani

Luoghi citati: Bergamo, Germania, Italia, Lazio, Milano