«Baggio più bravo di me» di Franco Badolato

«Baggio più bravo di me» Fiorentina-Auxerre propone il confronto fra i due fantasisti «Baggio più bravo di me» Così il belga Scifo: «Io non cerco rivincite ma tornerei in Italia» Giorgi porta i viola in ritiro ad Assisi, ordinando il silenzio stampa PERUGIA DAL NOSTRO INVIATO La Basilica di Assisi per la Fiorentina, il Colle della Trinità per l'Auxerre. Due squadre con l'acqua alla gola in campionato, eppure brillanti in Coppa Uefa, si affrontano nei quarti sapendo che un risultato favorevole salverebbe una stagione altri-. menti fallimentare. La Fiorentina ha superato Atletico Madrid, Sochaux e Dinamo Kiev segnando tre gol (due di Buso su azione, uno di Roberto Baggio su calcio di rigore) e subendone due: se non è un record poco ci manca. Il bomber Buso, tra l'altro, ha saltato per infortunio entrambi i match con i sovietici. E l'Auxerre è arrivato sin qua avendo perfino superato ad agosto il turno preliminare con la Dinamo Zagabria con una rimonta in Jugoslavia dopo la pesante sconfitta casalinga. I miracoli hanno costellato il cammino di queste due compagini e sicuramente le scelte dei ritiri non sono state casuali. Quale luogo meglio di Assisi per meditare e proseguire nel silenzio stampa da parte viola? E quale luogo meglio dell'eremitico bunker di Colle della Trinità per sottrarre all'attenzione degli italiani il nostro caro Scifo e una serie di ragazzotti dai cognomi tanto familiari: Martini, Catalano, Mazzolini? II signor Giorgi, ligio alla consegna del silenzio, s'è limitato a dire che Pioli sta bene. Giocherà? Non è detto. L'ex bianconero, non potendo parlare, ha fatto uno strano segno con il capo; e l'amico Buso ha spiegato più tardi che sotto sforzo il terzino sente ancora male al ginocchio destro. Se non gioca lui sarà Pin il difensore centrale al fianco del libero Battistini (Faccenda è ancora sotto squalifica). Nulla di male, per la prima volta la Fiorentina non ha problemi di scelte visto che può finalmente schierare Dell'Òglio e Nappi, quelli tesserati fuori tempo massimo. Guy Roux, tecnico dei transalpini, che cosa dice? Ignorando il passato viola crede che lo 0-0 sia il risultato migliore per la sua squadra (il Sochaux impattò a reti bianche a Perugia e fu eliminato in casa nella più bella prestazione dei viola). E si affida a una formazione imbottita di centrocampisti. «Per noi conta il campionato, andare avanti in Coppa avrebbe un bel significato anche morale, ma onestamente ci sentiamo inferiori alla Fiorentina: Baggio, Dunga e Kubik fanno la differenza. La squadra non regge più questo doppio stress, chissà che concentrandoci solo sul torneo non diventi tutto più facile; siamo tredicesimi, dobbiamo cercare di tenerne sempre sette sotto. E poi in Coppa, a parte la fortuna e il valore degli avversari contano molto gli arbitraggi». Un bel siluro a Fredriksson, arbitro svedese che ha molto da farsi perdonare in Italia e sarà oggi «controllato» dal delegato Uefa Lamo Castillo, spagnolo. Ovviamente Guy Roux è un ottimo attore di pretattica e onestamente l'atteggiamento rinunciatario non dev'essere condiviso da Vincenzino Scifo. Chissà cosa darebbe l'ex interista per eliminare Baggio e riproporsi all'attenzione della squadra che ancora lo tiene sotto contratto (fino al '91)? Il siciliano risponde: «So che Baggio è un grande campione, un fuoriclasse ma se a Maradona si può dare dieci, per lui bisogna ancora attendere almeno due anni. Spero vivamente che le nostre strade non si incontrino di nuovo ai Mondiali. Baggio sarà una delle stelle, noi speriamo nella stella di Thys. So che in questo periodo Baggio è frastornato da tutte le voci che lo danno alla Juve. Lo capisco, ho vissuto in Francia analoga situazione quando ero a Bordeaux e non si sapeva dove sa¬ rei finito. Ad Auxerre mi trovo bene ma mi piacerebbe tornare in Italia». All'Inter o alla Fiorentina, magari al posto di Baggio destinato alla Juve? «Eh sarebbe bello — sorride Scifo — e io ci spero molto, ma non ci penso come una decisione da prendere a tutti i costi. All'Inter dico solo: se mi prenderete di nuovo non sbaglierete, ho tanta voglia di rifarmi. Ma, sia chiaro, per me quello contro Baggio non è il duello della rivincita sul calcio che mi ha illuso e poi sbattuto la porta in faccia. Resta solo una gara dal fascino particolare. Noi siamo messi male in classifica, come la Fiorentina, ma perlomeno non stiamo vivendo una crisi societaria». Aspettando un duello BaggioScifo con il putto viola in maglia bianconera e il picciotto siciliano di nuovo all'Inter oppure alla Fiorentina, sarà interessante vedere i due fantasisti a confronto in questo doppio match di coppa. Bardin, allenatore in seconda della Fiorentina dice di Scifo: «L'ho visto trasformato rispetto all'esperienza italiana, gioca con grinta, entra in scivolata per strappare la palla agli avversari. E' cambiato, in meglio». Scifo commenta: «Sono un altro perché a 21 anni non ero maturo per un'esperienza in Italia, mi mancava solo questo. Ora che ho compiuto i 24 anni lo so». Franco Badolato