Piattaforma più cara

Piattaforma più cara I metalmeccanici rettificano le richieste contrattuali Piattaforma più cara //salario medio mensile dovrà salire a regime da 262 a 277 mila lire Meno ore ma con un tetto massimo di 39; tra i sindacati è polemica ROMA. La richiesta salariale della piattaforma dei metalmeccanici è stata ritoccata in alto per la terza e quarta categoria operaia; il costo medio sale così da 262 mila a 277 mila mensili che dovrebbero essere corrisposte nei primi due anni di vigenza del contratto in quanto gli anni successivi (uno o due) dovrebbero essere dedicati alla contrattazione aziendale. L'aumento delle richieste per i due livelli, nei quali si addensa quasi la metà dei lavoratori meccanici, era stato sollecitato da molte assemblee ed è stato accolto dalla commissione unitaria formata da Caravella della Fiom, Scalia della Firn e Angeletti della Uilm. Al terzo livello sono state aggiunte 19.500 lire ed al quarto 15.000. Un secondo emendamento di rilievo riguarda l'orario: ferma restando la richiesta di riduzione a 37 ore e mezzo settimanali nella piattaforma si stabilisce che l'orario massimo (in caso di flessibilità che è riconosciuta nella piattaforma) non potrà superare le 39 ore settimanali. La piattaforma rivista sarà approvata domani dalla Uilm senza problemi. Anzi i dirigenti della Uil sottolineano con compiacimento che avevano visto giusto quando hanno condotto la battaglia per un aumento consistente delle retribuzioni: la richiesta iniziale della Uilm era di 290-300 mila lire. La Firn ha approvato la nuova piattaforma ieri nella riunione del consiglio generale presieduto da Gianni Italia con sei astensioni e nessun voto contrario. Nella riunione sono emersi toni polemici nei confronti della Fiom. I dissensi espressi nelle assemblee di base sulla piattaforma a giudizio della Fim-Cisl sono dovuti soprattutto ai problemi interni della Fiom. Lo ha affermato il segretario nazionale Baretta: «La Fiom profondamente condizionata dal percorso in atto nel pei sembra nel pieno di una crisi strategica per ora irrisolvibile. Nella stragrande maggioranza dei casi in cui la piattaforma è stata bocciata — ha aggiunto Baretta — è stata la Fiom che ha bocciato se stessa». La Fiom ha riunito ieri il comitato centrale con la partecipazione del segretario generale della Cgil Trentin. Il dibattito a porte chiuse proseguiva in serata. Nei gioorni scorsi la Fiom per riassorbire il dissenso aveva immaginato di tenere un referendum prima di inviare la piattaforma agli imprenditori. L'idea è poi stata accantonata di fronte all'opposizione della Firn e della Uilm. Adesso, secondo quanto ha detto Airoldi nella conferenza stampa che ha preceduto la riunione del comitato centrale, la Fiom dopo la presentazione della piattaforma agli imprenditori conta di tenere un'assemblea nazionale dei «grandi gruppi» che sarà seguita da una assemblea dei delegati. Riferendosi alle tensioni che ci sono in segreteria il segretario generale della Fiom ha lasciato intendere che dopo la conclusione del contratto la Fiom terrà un congresso straordinario. Sergio Devecchi

Persone citate: Airoldi, Angeletti, Baretta, Caravella, Gianni Italia, Scalia, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Roma