«Per Patrizia non pagherete riscatti» di Giuliano Marchesini

«Per Patrizia non pagherete riscatti» Il padre della bambina: «Ora le cose diventano più difficili, lo Stato mi deve aiutare» «Per Patrizia non pagherete riscatti» Il giudice di Verona blocca i beni dei Tacchetta VERONA DAL NOSTRO INVIATO «Non si deve pagare per far tornare a casa Patrizia». Lo ha stabilito il sostituto procuratore della Repubblica Angela barbaglio, che ha disposto il sequestro dei beni personali e aziendali della famiglia della bambina di otto anni rapita il 29 gennaio scorso a Stallavena di Grezzana (Verona). E' «linea dura» per Patrizia, da 33 giorni nelle mani dei banditi. Una bambina passata da una breve corsa per comperarsi una merendina alla violenza improvvisa dei rapitori, al terrore, a una prigionia che si fa lunga. Imerio Tacchella, il padre, è sconvolto: «Questo blocco dei beni mi ha proprio colto di sorpresa». Cerca di respingere un assalto di collera: «A caldo, non vorrei dire più di tanto». Poi, l'affanno: «Sono molto, molto preoccupato. Comunque, credo ancora nello Stato: spero che si prenda cura degli ostaggi». La decisione del sostituto procuratore è arrivata come un fulmine. Il caso di Patrizia si trascinava fra telefonate di sciacalli e l'attesa del messaggio'che consentisse di avviare le trattative, tra i cortei degli scolari e i manifesti con la foto di Patrizia sui muri della città. Poi rompe il silenzio Angela Barbaglio, con il suo provvedimento. Già in mattinata corre la voce del blocco dei beni a carico della famiglia Tacchella.. Ma sulle prime il magistrato respinge: «Ho detto che quello era uno dei provvedimenti previsti e che per il momento non ci pensavo. Lo confermo: non è cambiato niente». Ma nel pomeriggio Angela Barbaglio conferma il contrario. «Stamane ancora non capevo che la cosa fosse stata pubblicizzata. É' vero: ho preso questa decisione. E' destinata ad essere eseguita. Come, quando e perché non intendo dirlo». E si chiude qui l'intervento del sostituto procuratore. Che cosa può aver indotto la magistratura ad adottare una simile misura per Patrizia in balia dei banditi? In queste giornate di indagini affannose, gli inquirenti hanno dato l'impressione di voler «gestire» pienamente questo caso, mentre Imèrio Tacchella andava ripetendo che il messaggio «giusto» non gli era ancora arrivato. Può darsi che, nelle ultime ore, sia giunta ai familiari della bambina una precisa richiesta di riscatto, con l'aggiunta di prove inconfutabili del sequestro. A questo punto, Angela Barbaglio potrebbe aver deciso di intervenire con il blocco dei beni. Linea dura, come quella prospettata con il disegno di legge approvato di recente dal Consiglio dei ministri: una proposta governativa che dev'essere sottopor sta all'esame del Parlamento, ma che forse sta già facendo sentire i suoi effetti. Il magistrato di Verona si è intanto av¬ valso delle sue facoltà. E la vicenda di Patrizia è più drammatica ancora. Imerio Tacchella è appena tornato da Roma: in Vaticano è stato ricevuto dal Papa. Con il titolare della «Carrera», per la breve e intensa udienza, c'erano la moglie Luciana, le figlie Sara, Laura e Amalia, il padre Giovanni e uno zio, don Giuseppe. Poco dopo il sequestro di Patrizia, il Pontefice aveva lanciato un appello ai rapitori: «Restituite la bambina al calore della sua famiglia». Racconta Imerio: «In Vaticano abbiamo trascorso una giornata piena di conforto: in questo momento la Chiesa ci è molto vicina. E il vescovo di Verona viene a trovarci ogni settimana». I Tacchella sono tornati a Stallavena con quella consolazione del Papa. Stamane, sono piombati nello smarrimento. Dice Imerio: «Sono stato chiamato dal sostituto procuratore Barbaglio alle dieci e mezzo. Sono corso là. Lei mi ha detto soltanto che ha ritenuto opportuno bloccarci i beni. Questo complica maledettamente le cose, si capisce». Forse Tacchella dirà qualcos'altro oggi, durante una conferenza stampa. Domani dovrebbe venire a Verona il ministro dell'Interno, per presiedere un vertice antisequestri in prefettura. Ci andrà anche Imerio Tacchella, da Gava? «Proprio non lo so». Giuliano Marchesini Patrizia Tacchella, di otto anni, è stata rapita il 29 gennaio

Luoghi citati: Grezzana, Roma, Verona