L'Europa sconvolta dall'uragano

L'Europa sconvolta dall'uragano Migliora la situazione in Italia, ma il vento continua a far paura: una vittima sul Garda L'Europa sconvolta dall'uragano Inondazioni, case distrutte: già ottanta morti Dietro «Vivian» una scia di morti, distruzioni, danni. Anche ieri l'uragano ha sconvolto l'Europa, con raffiche che hanno superato i 150 chilometri l'ora. E il bilancio si fa sempre più pesante: inondazioni, case scoperchiate, interruzioni del traffico. Da lunedì in Europa sono morte 80 persone: 18 in Gran Bretagna, 17 in Francia, 16 in Germania Occidentale, 9 in Belgio, 7 in Svizzera, 6 in Italia, 3 nella Germania dell'Est e uno in Austria, Grecia, Irlanda e Olanda. Ieri la zona più colpita è stata la Baviera. A Monaco il ministero della Cultura ha ordinato la chiusura di tutte le scuole e ha invitato la popolazione a rimanere il più possibile a casa. A Ratisbona, sul Danubio, è intervenuto l'esercito per sgomberare le centinaia di alberi caduti. Un uomo della forestale, a Schaffenburg, sempre in Baviera, è stato travolto e ucciso da un albero. Mortale incidente a Rodgau, nell'Assia: un uomo, per evitare un albero, si è scontrato frontalmente con un'altra auto ed è morto. Disagi nella Saar: un treno diretto da Francoforte a Parigi è stato bloccato per sette ore da alberi e cavi della tensione abbattutisi sui binari nei pressi di Homburg. Nel Belgio, morti, terrore, inondazioni. Due bambini sono morti vicino a Lovanio, nell'incendio della loro abitazione: gli alberi sradicati hanno impedito il soccorso dei vigili del fuoco. Due automobilisti sono stati uccisi presso Jadoigne, schiacciati da un albero. Venti a 150 chilometri orari hanno colpito Bruxelles. Allo stadio di Namur il tetto delle tribune è stato divelto e scaraventato sui binari. Anche il mare, sotto la spinta del vento, ha creato seri pericoli. A Ostenda l'alta marea è stata contenuta da migliaia di sacchi di sabbia, quando l'acqua aveva già raggiunto il livello critico di 5 metri e 60. Rischi anche in Olanda, con il Mare del Nord al suo livello più elevato dopo le inondazioni del febbraio 1953, che avevano ucciso 1853 persone. Ma le dighe hanno tenuto bene. La Francia fa i conti dei danni e delle vittime: la sicurezza civile riferisce di cinque morti nelle ultime 24 ore, con migliaia di case senza elettricità o invase dall'acqua, per le piogge torrenziali. In Corsica le fiamme sono state domate dopo 48 ore di lotta. In Svizzera il vento ha fatto registrare una velocità di 203 km orari sulla vetta della Jungfrau, alta 3457 metri, mentre Zermatt, la stazione sciistica ai piedi del Matterttorn, è rimasta isolata per la troppa neve. L'autostrada che collega Vienna a Salisburgo si è trasformata in un drammatico scenario di alberi divelti, cavi della luce abbattuti. In alcuni centri dell'Austria le scuole sono rimaste chiuse a causa del maltempo: venti che spazzavano le strade fino a 180 chilometri orari hanno reso la vita impossibile a molti cittadini ed hanno anche provocato un morto e un notevole numero di feriti. Nelle strade di Vienna alcune persone sono state sollevate dal vento e scaraventate lontano, mentre in tutto il paese alberi sradicati, case scoperchiate, linee elettriche saltate, trasporti sconvolti hanno trasformato la prima giornata di marzo in un inferno. A Linz un uomo di 26 anni è morto schiacciato da un albero. Un altro morto per il maltempo in Italia. Giancarlo Governo, 44 anni, di Verona, è annegato l'altro ieri sera nelle acque del Lago di Garda antistanti Desenzano, dove era uscito a bordo della sua imbarcazione, mentre sulla zona imperversava il maltempo. Forti raffiche di vento si sono registrate anche nell'Alta Val Venosta, ove sono stati sradicati 300 alberi e scoperchiate case. Danneggiato un albergo, il «Telser»: sette persone hanno dovuto abbandonare l'hotel. Ancora forte vento nelle Marche che ha superato i 65 chilometri orari. Disagi in Sardegna: ieri i traghetti hanno registrato ritardi a causa del vento e del mare in tempesta. A Nuoro il circo di Miranda Orfei è in grave difficoltà. Il vento ha distrutto il tendone. [r. cri.] Iwmw mmmmmmm Si lavora per liberare la linea ferroviaria Francoforte-Parigi

Persone citate: Giancarlo Governo, Homburg, Linz, Lovanio, Miranda Orfei