L'Aeronautica: il Mig è un falso di Ruggero Conteduca

L'Aeronautica: il Mig è un falso Tre ipotesi sul caccia straniero: errore dei periti, termine cambiato o esercitazione? L'Aeronautica: il Mig è un falso Su Ustica ora lo scontro è intorno a una parola ROMA. Attorno alla parola «Mig» è nato un giallo. Fece davvero cenno l'aviere di Marsala la sera del 27 giugno 1980, pochi attimi prima che il Dc9 si inabissasse nel Tirreno, alla presenza nella zona di un caccia (libico?) nel cielo di Ustica? Oppure, come conferma il giudice istruttore Vittorio Bucarelli, quella parola, nel nastro della registrazione esaminata, è di difficile comprensione anche per gli stessi periti? O addirittura, come sostiene l'avvocato Carlo Taormina, difensore di alcuni ufficiali dell'Aeronautica, non fu mai pronunciata? Di fronte a queste ipotesi, spetterà al magistrato sgombrare il campo dai nuovi dubbi nati intorno all'inabissamento del jet Itavia, in cui perirono 81 persone. Molto probabilmente sarà una superperizia fonica a tentare di svelare questo ennesimo mistero, uno dei tanti che punteggiano ormai da dieci anni questa inesauribile storia. Per il momento è lite furibonda fra difensori degli imputati e parti civili. Il magistrato, che ha acquisito agli atti le registrazioni di Marsala, attende ora di ricevere dagli esperti la trascrizione di altre conversazioni in partenza e in arrivo da altre basi dell'Aeronautica come Martinafranca e Ciampino. Dalla loro sovrapposizione e lettura comparata, sarà possibile, forse, ve¬ nire a capo della frase incriminata, in caso contrario occorrerà fare ricorso a procedure più sofisticate. Nelle copie delle registrazioni telefoniche pubblicate dalla stampa, ad un certo punto un interlocutore ancora sconosciuto, parlando con un aviere di Marsala, dice testualmente: «Sì, l'ho capito, ma il TST del Mig, lo mettiamo?». «No, niente, lascia stare», risponde il secondo, dopo essersi consultato con qualcuno, probabilmente un suo superiore. Ed effettivamente, nelle copie originali consegnate dai periti al giudice c'è la stessa frase. Solo che le parole «del Mig» sono fra parentesi. Non sono le uniche: in una nota illustrativa, infatti, i periti spiegano di aver messo tra parentesi tutti quei passaggi che sono risultati di difficile comprensione. L'Aeronautica militare, chiamata nuovamente in causa dopo l'esame dei nastri con le registrazioni delle telefonate in arrivo e in partenza da Marsala — nastri sequestrati dieci anni prima, subito dopo l'incidente di Ustica, e mai sbobinati fino ad ora — ufficialmente non dà spiegazioni. Ufficiosamente, però, e senza alcun riferimento alla parola «Mig», sostiene che la conversazione fra i due avieri si collega al fatto che quella sera a Marsala si stava preparando al computer l'esercita¬ zione «Synadex», una specie di battaglia area con tracce simulate registrate su nastro. Nulla di reale, dunque. E nulla che potesse far pensare alla presenza quella sera di un Mig nei pressi del Dc9 dell'Itavia. A contestare, invece, la frase cosi come è stata ricostruita dai periti nominati dal giudice è l'avvocato Carlo Taormina. Fu proprio lui, nello scorso autunno, a richiedere al giudice Bucarelli la perizia sui nastri telefonici di Marsala. Per dimostrare, sostenne, che l'allarme sulla scomparsa del Dc9 dagli schermi radar fu dato da Ciampino e non da Marsala e che dunque il radar della postazione siciliana non vide nulla. «Nel testo delle registrazioni in mio possesso, fornitomi dal nostro consulente di parte — dice il legale — la frase è così ricostruita: "Sì, l'ho capito, ma il TST per "l'ex", lo mettiamo?"». Dove, spiega, per «ex» è da intendersi esercitazione e per TST «Tabella specificazioni tracce», uno strumento ausiliario nelle operazioni simulate. «Non so — conclude il legale dell'Aeronautica — né voglio saperlo per quale ragione al posto di "l'ex", che significa esercitazione e che tra l'altro quadra perfettamente con il tono e il contenuto della conversazione, sia saltato fuori Mig». Ruggero Conteduca I CENTRI RADAR CHE SEGUIVANO ILDC9 IL DC9, ITAVIA IN VOLO SULL'AEROVIA 'AMBRA 13'ESPLODE IN VOLO ALLE ORE 20,59 NEI PRESSI DI USTICA. ll 2123 i i l I CENTRI RADAR CHE SEGUIVANO ILDC9 j

Persone citate: Bucarelli, Carlo Taormina, Vittorio Bucarelli