Pci, Verdi e radicali

Pci, Verdi e radicali Pci, Verdi e radicali «Grave manipolazione dei dati» ROMA. Le nuove rivelazioni sul caso Ustica tornano al centro delle polemiche tra i partiti. Il ministro della Difesa, Mino Martinazzoli non ha comunque voluto commeniare le notizie pubblicate dai giornali. «Non so nulla di Ustica», ha detto mentre usciva da Montecitorio e ha poi aggiunto: «Leggo poco i giornali. Sono loro che sanno tutto di Ustica». Per il senatore comunista Francesco Macis, capogruppo per il suo partito alla commissione Stragi, le nuove rivelazioni su Ustica rappresentano «un altro brandello di verità che si aggiunge agli altri emersi dalla inchiesta giudiziaria e parlamentare e che dimostra che vi fu un'operazione di copertura della verità sulle cause del disastro. Il mancato inserimento di questa traccia nel controllo radar può essere la ragione prima all'origine di tutti i depistaggi successivi. E' necessario a questo punto — sottolinea l'esponente comunista — che il ministro della Difesa intervenga perché i vertici militari collaborino e non persistano nella contrapposizione all'attività della autorità giudiziaria e della commissione parlamentare. E' inoltre inquietante che la perizia fonica sia stata disposta ora su materiali che erano a disposizione dell'autorità giudiziaria da circa 10 anni». Ampio e fortemente critico anche il commento di Massimo Teodori, deputato radicale in commissione stragi: «Se la manipolazione di Marsala, come risulta dalle bobine, è confermata, ecco trovata la chiave di volta per spiegare la serie lunga e gravissima delle menzogne, delle omissioni e delle coperture che hanno accompagnato l'affaire Ustica per dieci anni. Ciò riguarda i militari ed i servizi segreti che hanno coperto ed organizzato la copertura, e l'inspiegabile comportamento dei ministri della Difesa. Le informazioni disponibili dicono che i nastri furono sequestrati nel luglio del 1980 e che dal novembre di quell'anno erano in possesso dei magistrati». Dello stesso tenore il commento del senatore Verde Marco Boato della commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi: «Quanto sarebbe emerso dalla trascrizione delle registrazioni telefoniche del centro radar di Marsala, appare di enorme gravità. Emerge che la manipolazione dei dati è cominciata la sera stessa della strage, sia in riferimento alla traccia del Mig, sia per quanto riguarda l'operazione Synadex. Dunque, hanno mentito gli uomini dell'Aeronautica, e la catena di menzogne è continuata ininterrottamente fino alla relazione del generale Pisano e alle dichiarazioni dei ministri della Difesa». (Agii

Persone citate: Francesco Macis, Marco Boato, Massimo Teodori, Mino Martinazzoli, Verde, Verdi

Luoghi citati: Marsala, Roma, Ustica