Il calcio champagne ubriaca i tedeschi

Il calcio champagne ubriaca i tedeschi A Montpellier la Germania Ovest, con gli «italiani» in ombra, battuta dagli uomini di Platini Il calcio champagne ubriaca i tedeschi Moeller-gol, la Francia sorpassa nel finale MONTPELLIER DAL NOSTRO INVIATO La Germania non diventerà... campione del mondo. La cabala parla chiaro: soltanto chi perde 2 a 0 in amichevole con la Francia in questo periodo d'introduzione ai campionati conquista poi l'alloro. Vedi l'Italia nell'82 e l'Argentina nell'86. Non essendo superstizioso, non toccando ferro quando un gatto nero gli attraversa la strada, l'imperturbabile Beckenbauer è contento anche così, cioè di questo risultato che rispecchia abbastanza quanto è avvenuto in campo. Alla aggressività iniziale della Francia, grazie alla spinta di Amoros, Di Meco e Boli, ha fatto riscontro l'esperienza dei tedeschi. Lasciata sbollire l'euforia dei «galletti», gli ospiti hanno rispostò con un gran gol di Moeller, ben lanciato in rete da Berthold. L'immediata replica da parte della Franci, peraltro è avvenuta con un gol di Papin in netto fuorigioco. Ancora i tedeschi sono andati vicini al gol con Hassler (traversa al 47'), Moeller (gran parata di Martini al 62') e Klinsmann (bis da parte del portiere francese al 70' dopo che Jurgen aveva rubato la palla a due avversari). Poi nel finale la botta a sorpresa di Gantona che sembrava scomparso ed ha invece lasciato il segno. Platini si avvale di elementi che offrono buone garanzie, di una solida struttura, utilizzando per ora il contagocce nel lanciare i giovani. Appena un paio, Deschamps, 28 anni, e Cantoria, «eroe» di Montpellier, 23. Nella ripresa ha messo dentro anche una sua scoperta, Vahirua, il primo polinesiano utilizzato nel campionato francese. E' una mezza punta dell'Auxerre, prossimo rivale della Fiorentina in Coppa. Strano destino quello di Pascal Vanirà, 24 anni nei prossimi giorni. Nell'82', a 16 anni, aveva lasciato il suo paradiso, Papeete, per venire a Vichy, per provare nella squadra locale ma il «test di Cooper» l'aveva bocciato. Troppo gracile. Tornato a casa, aveva continuato a giocare finché nell'83' 10 chiamava l'Auxerre. Stavolta 11 test era superato, il polinesiano giocava in campionato, resisteva al suo primo inverno europeo (50 gradi di differenza rispetto a Tahiti) finché lo «scopriva» anche Platini utilizzandolo nella tournée nel Kuwait. Proprio il polinesiano all'81' ha pennellato il pallone dalla sinistra sulla testa di Cantoria che ha messo dentro battendo 111gner impossibilitato a ripetere il miracolo di poco prima (80') quando era volato nell'angolino destro per tirare fuori il pallone colpito da Blanc, il frizzante sostituto del negretto Boli. Nonostante la sconfitta, Beckenbauer non sembra avere problemi, conosce i suoi uomini, tutti esperti naviganti e se gli manca l'infortunato Voeller, c'è Riedle pronto a sostituirlo con le sue fantastiche elevazioni di testa (non ha gradito la sostituzione con Littbarski), per non dire delle fughe in progressione di Moeller, uno che quando è lanciato ha pochi avversari che lo tengono. Il fatto che Matthaus e Klinsmann abbiano giocato un po' sottotono non significa nulla: Lothar è apparso molto controllato, attento a non incorrere in un altro infortunio; a Klinsmann hanno fatto buon guardia e quando è riuscito a fuggire, ci ha pensato un grande Martini a fermarlo. Non è stata scelta a caso Montpellier per la 250° partita della Nazionale francese. C'era da inaugurare la nuova tribuna che completa buona parte del rinnovato stadio e quale migliore occasione di questo «debutto» nella Languedoc-Roussillon dove i «galletti» non avevano mai giocato? Oltretutto Montpellier è una delle città scelte dalla Federazione ed inserite nell'organigramma del progetto varato l'anno scorso per portare i Mondiali del 1998 qui in Francia. Cioè subito dopo l'edizione americana. Il bello è che la Francia dovxà competere con l'Africa, intenzionata a sua volta ad ospitare per la prima volta il più grande spettacolo calcistico del mondo. Cioè il continente che i francesi hanno maggiormente aiutato nella sua crescita calcistica. Per avere i «galletti» nel proprio stadio occorrono raccomandazioni di prim'ordine tanto è vero che ben 213 partite delle 250 giocate dai francesi sono state puntualmente disputate a Parigi, appena 37 nel resto della Nazione e quella di Montpellier è stata appunto la 250a. Ha rischiato subito all'inizio di essere «macchiata» da incidenti a causa dei soliti tifosi tedeschi già ubriachi nel pomeriggio. Quando sono passati alle vie di fatto con quelli francesi, la polizia è intervenuta in forze e con alcune cariche ha ristabilito l'ordine prendendo poi posizione attorno al settore degli ospiti. Nell'intervallo, fra l'esplosione di petardi, la rissa è proseguita e si è estesa a macchia d'olio al punto da costringere la polizia ad effettuare diversi fermi e poi a spostare i tedeschi in una delle curve sopraelevate. Giorgio Gandolf i francia MARTINI 7 AMOROS 6,5 Dl MECO 6,5 CASONI 6 BOLI 6,5 (48' BLANC) 7 PARDO 6 DESCHAMPS 6 GARDE 6 PAPIN 6,5 FERRERI 6 (64' VAHIRUA) 6,5 2 germania CANTONA 6,5 All.: PLATINI 6,5 ILLQNER 6,5 BERTHOLD 6,5 BREHME 6,5 REINHARDT 6 AUGENTHALER 6 HASSLER 6 MOELLER 6,5 BEIN 6 RIEDLE 6 (65' LITTBARSKI) 6 MATTHAEUS 6 KLINSMANN 5,5 All.: BECKENBAUER 6 Arbitro: MARCOS RAMOS (Spagna) 6 Reti: 36' Moeller, 42' Papin, 81' Cantona. Ammoniti: 23' Boli, 65' Klinsmann. Spettatori: 20 mila circa.