Roghi in Piemonte di F. Pan.

Roghi in Piemonte Roghi in Piemonte Il fuoco assedia la Langa In Corsica 800 senzatetto Il Cuneese è di nuovo in fiamme, ma questa volta la catena alpina è stata parzialmente risparmiata. Il fuoco, alimentato da un forte vento che non accenna a diminuire, si sta accanendo in Valle Pesio, anche se la zona più a rischio è l'Alta Langa: decine e decine di incendi sono divampati a Torre Bormida, Castino, Levice, Bergolo. Paura anche in Corsica. L'altra notte ottocento persone sono state evacuate in due località a Sud di Bastia, a causa di violenti incendi di origine dolosa, la cui forza è stata moltiplicata dalla tempesta di vento che si è abbattuta su mezza Europa. Tutti i vigili del fuoco disponibili in provincia di Cuneo sono mobilitati e il prefetto ha chiesto l'intervento degli alpini di leva dei battaglioni «Mondovì» e «Saluzzo» di San Rocco, Cuneo e Borgo San Dalmazzo. I giovani, che solo domenica hanno prestato giuramento, sono al lavoro nei boschi dell'Alta Valle del Pesio per evitare che il fronte delle fiamme raggiunga il Parco, una delle meraviglie naturali del Cuneese. Sui boschi, vigneti e noccioleti delle Langhe sono intervenuti gli elicotteri dell'Elialpi che tentano, con il getto di acqua e sostanze ritardanti, di arginare l'immenso braciere. E' un lavoro comunque ad ami impari: nella zona devastata dalle fiamme manca anche l'acqua. Il comando dei vigili del fuoco di Cuneo è in allarme: «La situazione può peggiorare da un momento all'altro. I nostri uomini e i volontari sono tutti impegnati. L'unica speranza è che il vento si calmi. Gli incendi? Opera di piromani, non ci sono dubbi». Anche l'aeroporto di Levaldigi è in stato di allerta. Intanto da ieri nel Duomo di Saluzzo è esposta la statua di San Chiaffredo, patrono della città. Giorno e notte i fedeli invocheranno ad oltranza il santo, con preghiere e novene, affinché «interceda e ci mandi la pioggia per i campi ormai arsi da mesi di siccità». [f. pan.]

Persone citate: Bastia