«Non sarà facile succedere a Boniperti» di G. Gand.

«Non sarà facile succedere a Boniperti» PLATINI «Non sarà facile succedere a Boniperti» MONTPELLIER. «Voglio allenare, onorare il mio impegno con la Francia sino al '92, non mi interessa la carriera da dirigente. Non sono tipo da ufficio», afferma Platini. Direbbe no anche a una chiamata di Agnelli? «Certo, perché semmai dovrei chiedergli io di andare alla Juve, lui non chiede mai. Non mi ha neppure forzato perché restassi a giocare, immaginarsi se ora cambia metodo. Ci siamo sentiti dopo le dimissioni di Boniperti, ho chiarito tutto: sono storie quelle che ho letto, non è stata la mia intervista a provocare l'addio di Boniperti, c'era già una rottura. In quell'occasione avevo parlato da tifoso, ho detto quello che dice la gente nei bar». Poi si sbi¬ lancia su altre cose: «Maifredi? E' un buon allenatore ma nel calcio non contano Sacchi o la zona: è questione di buoni giocatori. Quando li hai puoi fare anche il catenaccio. Montezemolo? Non sarà facile per lui questo nuovo lavoro, anzi sarà molto difficile ripetere i successi di Boniperti. In questo momento in Italia Baresi fa la differenza, vorrei vedere cosa farebbe Sacchi senza di lui. Oggi sono determinanti i liberi-registi, che partono da dietro come Baresi e Koeman». Ha poi ammesso che questa Francia con Vahirua può diventare quella per gli Europei. Stasera Beckenbauer potrebbe mandare in panchina Reuter e Moeller per non inimicarsi Littbarski. [g. gand.]

Luoghi citati: Francia, Italia