All'Efim è partita la corsa alle poltrone

All'Efim è partita la corsa alle poltrone Il Crediop concede alla Safìm (guidata da Mauro Leone) un finanziamento da 510 miliardi All'Efim è partita la corsa alle poltrone Scaduto il mandato di Rolando Valiani e del vice Mancini ROMA. C'è un'altra poltrona libera. E' quella di Rolando Valiani, presidente dell'Efim. Il suo mandato è scaduto lunedì. Insieme al suo posto, altri se ne liberano al vertice del terzo ente pubblico, attivo nell'alluminio, nella difesa, nel vetro e in altri settori. Ha completato i tre anni di incarico anche il vicepresidente, Gaetano Mancini, mentre venerdì toccherà agli altri tre componenti del comitato di presidenza e tutti i consiglieri di amministrazione. Con Valiani, dopo Romano Prodi e Franco Reviglio, se ne va il terzo dei professori. Valiani, che venne indicato dai socialdemocratici, non sembra più avere padri. E' possibile che resti in carica perché si fatica a trovare il successore, ma è molto difficile, se non addirittura impossibile, che possa ottenere un secondo mandato. D'altra parte, le trattative fra i partiti della maggioranza per indivi- duare il destinatario della poltrona rimasta libera sono già nel vivo. L'intenzione originaria di Carlo Fracanzani, ministro de delle Partecipazioni statali, era di azzerare completamente il vertice dell'ente, senza riproporre nessuno degli uscenti. Ma in realtà, nei colloqui in corso, vengono prese in considerazione soluzioni diverse, con.la possibilità di riconferme o di spostamenti all'interno del ponte di comando. Fracanzani nei giorni scorsi aveva fatto sapere che avrebbe proceduto ad una designazione rapida, indicando il nuovo presidente nel momento stesso della scadenza. Questo non è avvenuto, ma c'è ancora la possibilità che la proroga del mandato sia molto limitata nonostante le tensioni fra i partiti di governo. La scelta, comunque, compete al Consiglio dei ministri. La designazione per l'Efim è poi influenzata da alcune partite in sospeso per Tiri e l'Eni, dovè molte caselle sono ancora da riempire, dopo la nomina dei neopresidenti Franco Nobili e Gabriele Cagliari. Ci può essere in particolare un collegamento con Tiri: a maggio scade il mandato del vicepresidente Pietro Armani (che siede dal 1973 nel comitato di presidenza dell'istituto). Il pri, a cui Armani fa capo, ha fatto capire di non sollecitare l'ennesima conferma; è possibile un'altra collocazione nel gruppo, ma il segretario repubblicano Giorgio La Malfa ha escluso esplicitamente una candidatura per la presidenza dell'Alitalia. La vicepresidenza Iri potrebbe essere invece attribuita al socialdemocratico Bruno Corti, che fa già parte del comitato di presidenza: sarebbe la compensazione per l'eventuale rinuncia del psdi alla presidenza delW l'Efim. I tre anni di Valiani sono stati segnati da polemiche violente all'interno, con Fracanzani (che ha tentato invano il commissariamento) e con alcuni partiti (soprattutto de e pri, ma alla fine anche il psi lo ha mollato). Non mancano i problemi industriali anche se il pareggio di bilancio è praticamente raggiunto. Ora, arrivano anche le risorse economiche. Il Crediop ha concesso a una finanziaria del gruppo, la Safim, un finanziamento di 510 miliardi dopo quello assegnato a dicembre per 150 miliardi. Mauro Leone, presidente della Safim, ha osservato che questa «è la migliore risposta che si possa dare sul piano finanziario circa la credibilità e la vitalità del gruppo». Da tempo il nome di Leone, de vicino al presidente del Consiglio Giulio Andreotti, circola come possibile futuro vicepresidente Efim. [r. ipp.)

Luoghi citati: Roma