Il Paese più povero dell'Occidente di E. St.

Il Paese più povero dell'Occidente LA CATASTROFE ECONOMICA Il Paese più povero dell'Occidente Quello che Violeta Chamorro eredita dal regime sandinista di Ortega è un Paese economicamente distrutto, per l'effetto combinato della cattiva gestione, della decennale guerra ai «contras» appoggiati dagli Usa, e dell'embargo americano. Dalla fine della dittatura di Somoza, nel 1979, la capacità di spesa reale della popolazione si è ridotta del 70 per cento, mentre il prodotto prò capite si è abbassato fino a trecento dollari all'anno, meno di quello di Haiti e di molte nazioni africane, il più basso in assoluto dell'intero emisfero occidentale. Nel solo 1988 il reddito nazionale si è contratto dell'8 per cento e quello prò capite dell'I 1,1. Alla base del tracollo economico c'è anzitutto la guerra, che è costata 12 miliardi di dollari di spese vive per sostenere l'esercito: una cifra colossale per un Paese così piccolo e povero, la metà del bilancio statale dal 1982 a oggi. E l'embargo economico imposto da Reagan nel 1985 ha strangolato il Nicaragua facendo precipitare le esportazioni da 63 milioni di dollari nell'84 a poco più di un milione nell'87, mentre le importazioni cadevano da 123 milioni a 3, provocando una drammatica penuria di ogni genere di bene. Gli aiuti sovietici e cubani, tre miliardi di dollari in dieci anni, sono bastati appena a tappare qualche falla. [e. st.]

Persone citate: Ortega, Reagan, Somoza, Violeta Chamorro

Luoghi citati: Haiti, Nicaragua, Usa