L'energia spinge il deficit

L'energia spinge il deficit L'energia spinge il deficit A gennaio scambi in rosso per3895 miliardi ROMA. Torna in rosso, dopo l'attivo di dicembre di 388 miliardi, la bilancia commerciale. All'origine del «buco», è la bolletta energetica in forte aumento ( + 23% e 600 miliardi in più). A gennaio il saldo negativo è stato di 3895 miliardi di lire (4296 miliardi in deficit un anno fa). Ma , come sottolinea il ministro del Commercio con l'Estero Renato Ruggiero, ci sono «elementi soddisfacenti». Al netto della bolletta petrolifera si registra infatti un notevole miglioramento dovuto all'export. Il valore delle importazioni ha raggiunto a gennaio '90 i 18.863 mld (+ 12,7% rispetto a un anno fa), mentre quello delle esportazioni ha toccato quota 14.968 mld (il 20,3% in più). Il saldo negativo deriva da un deficit di 2243 mld per i prodotti energetici e di 1652 mld per le altre merci (a gennaio '89 il deficit fu di 1648 mld per i prodotti energetici, e di 2463 per le altre merci). Di rilievo il recupero del comparto chimico grazie al boom dell'export ( + 12%) e alla moderata crescita dell'import ( + 6%). L'interscambio con l'estero di gennaio ha registrato comunque la crescita delle importazioni dovuta oltre all'aumento degli acquisti dei prodotti energetici ( + 23) e metalmeccanici (20), e nel tessile-abbiglia¬ mento (21). Sul versante delle esportazioni, le cose sono andate meglio di gennaio '89 un po' su tutti i settori. Crescono il comparto metalmeccanico e quello tessile-abbigliamento con un ammontare rispettivamente pari a 4900 e 2890 miliardi di lire. La maggiore crescita delle esportazioni ha consentito una riduzione del deficit di 401 miliardi rispetto a gennaio 1989 determinata dal settore non energetico, il cui deficit si è ridotto di circa 1000 miliardi Rispetto al gennaio 1989 la crescita delle importazioni ha interessato i beni di investimento con più 21 per cento, i beni di consumo con più 14 per cento ed i beni intermedi con più 11 per cento. All'aumento delle esportazioni hanno contribuito con un incremento del 21%, i beni intermedi e quelli di consumo e del 17 %i beni di investimento. Migliora anche l'interscambio con la Cee: incremento dell'I 1% delle importazioni e del 19% per le esportazioni. Per i Paesi extra-Cee la crescita è stata del 15% per l'import e del 22% per le esportazioni. I saldi con i principali partners registrano un peggioramento del deficit con i paesi Opec, ed un miglioramento dell'attivo con gli Usa. [r. e. s.]

Persone citate: Renato Ruggiero

Luoghi citati: Roma, Usa