E Sanremo per la tv abbatte il muro del canto di Marinella Venegoni

E Sanremo per la tv abbatte il muro del canto Aspettando il Festival, in onda da mercoledì su Raiuno, Aragozzini presenta artisti sconosciuti dei Paesi dell'Est E Sanremo per la tv abbatte il muro del canto Stasera si conclude «International»: novità d'abbinamento, polemiche sui costi SANREMO DAL NOSTRO INVIATO Non è ancora cominciato, questo Festival, e già c'è chi non ne può più. La povera Sanremo, luogo simbolico di tutte le fatuità italiane sempre pronte a trasformarsi in cose serie, è ormai dilatata a kermesse quindicinale per poter accontentare tutti i gusti e gli ipotetici bisogni creati dalla frantumazione della società dei consumi, ma anche dalla dilatazione pazzesca dell'offerta discografica. E stasera, in diretta su Raiuno alle 23,30, si chiude la prima parte del Festivalone, il «Sanremo International» dedicato ai giovani emergenti del pop planetario, con dentro pochi e a volte infelici casi di rappresentanti nazionali: l'altra sera, mentre aspettava la sfilata in playback, la platea del Teatro Ariston ha potuto bearsi della sanremese Sabrina Salerno che registrava un imbarazzante special tv. Lei del playback è una regina, sa fare solo quello, e mostrare le sue grazie fisiche che non sono poche: i jeans che indossava avevano una braga lunga e una cortissima, da cui usciva un fior di coscia lunga. Sul canto preferiremmo sorvolare; quando parlava, ondate di banalità lambivano la platea: eppure, pare che solo la sua presenza sia servita a riempire la sala. Questa fase prefestivaliera a suon di lp appena usciti non è sentita neanche dalla gente di qui; di caccia ai divi non si parla, soltanto i bambini o i ragazzi con la maglietta della bevanda sponsor si agitano sulle poltrone. Il buon Telesforo presentatore è anche un poco imbarazzato a smentire con questa comparsata tanti anni di musica dal vivo: eppure la rassegna ha avuto l'altra sera, nonostante fossero le 23,30, 904 mila spettatori tv, molto più del suo «Doc». Vai a capire, la gente. Se non altro, qualcuno in più avrà scoperto la grazia misteriosa di Sinead O'Connor o la rimonta artistica di un ex bambolotto come Nick Kamen; oppure il carisma di un Van Morrison che alla sua veneranda età è venuto a rompere le righe registrate con un brano dal vivo. Stasera saranno sul palco Lee Aaron, Johnny Clegg, Van Morrison, Roxette, gli scatenati Negresses Vertes, Nick Kamen, Depeche Mode, Everything But The Girl, l'italiana Patrizia Bulgari e i Vitamin Z. Poi, si comincerà a pensare soltanto al Festivalone vero e proprio, che parte mercoledì sera alle 20,40 su Raiuno e per 4 sere ci resterà, con minaccia di durare assai a lungo venerdì e sabato prossimi. Qualcosa di cambiato rispetto al passato c'è: forse per il fatto dell'orchestra, forse per gli abbinamenti con gli stranieri, che sono poi le due grosse novità del Quarantennale, per la prima volta dopo molti anni la manifestazione torna ad essere una faccenda tutta italiana. C'è stata la telenovela di Patty Pravo, ritiratasi e sostituita da Anna Oxa; c'è ancora il problema di chi non trovava il partner straniero: sistemati anche i Ricchi e Poveri, con il brasiliano Jorge Benn, soltanto la povera Milva è rimasta sola, ma entro poche ore un nome, fra i vari che hanno provato l'intensa «Io sono felice», dovrebbe essere annunciato. C'è poi, dopo il polverone sollevato da «Il Sabato», l'eterna domanda «Quanto costa Sanremo?», cui nessuno sa dar bene una risposta: secondo il settimanale cattolico, un miliardo l'ora, che pare francamente esagerato; secondo Aragozzini soltanto 220 milioni. Aragozzini, in forma ben più dell'anno scorso, perfino ringiovanito e ora attento a schivare i con¬ giuntivi, rivela però che la ricerca di altri sponsor (e quindi di altri soldi) s'è bloccata perché Dash non vuol nessun altro sponsor fra i piedi. Al Palafiori, molti miracoli sono già avvenuti. Tutto è moquettato, le 3200 sedie a posto, pronto il bar/mensa che fa inferocire i ristoratori sanremesi, pronta e immane la scenografia da 1 miliardo 600 milioni di Bertacca, con gli scogli che accoglieranno l'orchestra; il dilemma ora è: come vestiranno i 45 musicisti? In bermuda, visto che stanno al mare? Ieri il patron ha anche parlato di «Sanremo Libertà», in onda dall'Ariston ogni pomeriggio alle 16, annunciandone il cast: personaggi per noi sconosciuti di Ungheria, Romania, Cecoslovacchia, Germania Est, Urss, Bulgaria e Polonia canteranno e danzeranno per 4 giorni. Marinella Venegoni t