Guggenheim compra la collexione Panza

Guggenheim compra la collexione Panza Fallita ogni soluzione italiana, la fondazione acquista anche la villa del conte di Biumo a Varese Guggenheim compra la collexione Panza Due terzi dei quadri vanno in Usa MILANO. La bandiera a stelle e strisce della Fondazione Guggenheim sventola da due giorni sulla settecentesca villa del conte Giuseppe Panza di Biumo e su gran parte del suo patrimonio artistico: trecento quadri di pittori «minimal», «la più completa raccolta dell'arte Usa degli Anni 60 e 70», secondo le parole di Thomas Krens presidente della Fondazione. L'accordo, siglato a New York mercoledì scorso, prevede l'immediata cessione di 211 quadri, di altri 105 entro i prossimi 5 anni, della villa e del parco che sorgono a pochi chilometri da Varese. Le opere del primo gruppo (tele di Robert Mangold, Brice Marden e Robert Ryman, sculture di Cari Andre, Dan Flavin e Donald Judd), saranno esposte il prossimo anno, appena conclusi i lavori di restauro del Museo Guggenheim. Le altre opere (tra cui tele di Alan Charlton, Bobert Irwin, Peter Joseph) dovrebbero restare nella villa di Varese, residenza di campagna del conte Panza, che in parte verrà aper¬ ta al pubblico. Nessuna indiscrezione è filtrata sui termini economici dell'accordo, anche se il «New York Times» parla esplicitamente di «parecchie decine di milioni di dollari». Giuseppe Panza di Biumo, 67 anni, un grande patrimonio immobiliare alle spalle, è considerato uno dei massimi collezionisti d'arte del mondo. Nella sua villa, 5 mila metri quadrati, ha raccolto in trent'anni oltre 700 opere, acquistate con costanza e preveggenza. Nelle sue «Memorie di un collezionista», Panza racconta che il primo quadro, una tela di Kline, l'ha acquistata per posta, nel 1953, per 500 dollari. Oggi quel dipinto è esposto al Museo di Arte contemporanea di Los Angeles, venduto dal conte insieme con gran parte della sua collezione nel 1984. Prezzo: 11 milioni di dollari. La sua passione la spiega così: «Fin dall'inizio ho pensato di fare una collezione che altri potessero poi vedere. Qualcosa che non restasse privato, col rischio di venir dispersa, ma pubblica. Volevo comprare il meglio di ciò che facevano artisti nuovi». Sulle pareti della sua villa, oltre agli artisti della Minimal Art, compaiono i maggiori esponenti della correnti contemporanee: pop, informali, concettuali, land-art. L'accordo con la Fondazione Guggenheim è stato siglato dopo sei mesi di trattative, ma da almeno quattro anni Thomas Krens era interessato alla collezione. Commenta Germano Celant, il curatore dell'Arte contemporanea del Guggenheim: «Le opere acquisite costituiscono una collezione chiave per la comprensione delle arti visive statunitensi». Panza ha offerto più volte al Comune di Varese la propria villa, affine^ fosse trasformata in muse' . Tra chiacchiere, lentezze e disaccordi, la proposta non è stata raccolta. In Italia «è arduo persino donare» dichiarava Panza pochi mesi fa. Ora ci penserà la Guggenheim a gestire. Pino Corrias Il conte Giuseppe Panza di Biumo, 67 anni, in una sala della sua villa