Nairobi, aria di rivolta ai funerali del ministro

Nairobi, aria di rivolta ai funerali del ministro KENYA «La morte di Ouko è un delitto di Stato» Nairobi, aria di rivolta ai funerali del ministro NAIROBI. Si è concluso nella violenza il funerale per il ministro degli Esteri keniota Robert Ouko, trovato ucciso il 9 febbraio nei pressi di Kisumu: sia nella capitale Nairobi, sia a Kisumu, la tensione popolare è sfociata in una serie di tafferugli per chiedere le dimissioni del governo accusato di non avere detto la verità sull'omicidio del ministro. Decine di persone sono state ferite dalla polizia che ha fatto ricorso alle bombe lacrimogene per disperdere i dimostranti. Ministri del governo, esponenti politici e diplomatici stranieri si sono trovati coinvolti nei disordini. Non si ha notizia di morti. Una folla di migliaia di persone ha aspettato fuori dalla chiesa pentecostale dove si svolgevano i funerali l'uscita del presidente Daniel Arap Moi; è stato a questo punto che un gruppo di giovani ha iniziato a inveire contro le autorità e a scagliare sassi e bottiglie. Sono subito intervenute la squadre antisommossa. Nelle ore seguenti unità dell'esercito sono dovute a loro volta intervenire in vari punti della città a disperdere gruppi di dimostranti che si erano abbandonati ad atti di vandalismo contro automobili e vetrine di negozi. Ouko è il quarto esponente politico di primo piano a resta re ucciso in circostanze miste riose, da quando nel 1963 il Kenya ottenne l'indipendenza. Per nessuno degli altri tre orni cidi è mai stato trovato il re sponsabile: il governo dell'allora presidente Jomo Kenyatta fu accusato di insabbiare le indagini. Il governo ha fornito sol tanto scarne informazioni sulla morte di Ouko trovato, semi carbonizzato e con un proiettile di pistola alla testa, poco di stante dalla sua residenza di campagna sulle rive del lago Vittoria. [Agi-Ansa]

Persone citate: Daniel Arap Moi, Jomo Kenyatta, Ouko, Robert Ouko

Luoghi citati: Kenya, Nairobi