«Il tesoro di Seuso è nostro»

«Il tesoro di Seuso è nostro» In lizza 4 Paesi «Il tesoro di Seuso è nostro» LONDRA. Anche l'Ungheria si appresta a rivendicare il possesso del «tesoro di Seuso», dopo che il Libano ha bloccato la messa all'asta della preziosissima raccolta (14 capolavori dell'arte orafa romana del IV-V secolo dopo Cristo) presso la casa Sotheby's di New York. Secondo la stampa di Londra altri ricorsi potrebbero venire da Jugoslavia e Romania. La provenienza e le vicissitudini di questa raccolta stanno diventando un affare internazionale. Sotheby's afferma che i documenti di esportazione della collezione sono stati emessi a Beirut e ratificati regolarmente dall'ambasciata libanese in Svizzera. E' quello che sostiene l'attuale proprietario del tesoro, il britannico marchese di Northampton, che contava di ottenere dalla vendita all'asta non meno di 100 miliardi di lire. Ma la presunta origine libanese dei piatti e vasi d'argento cesellati è stata messa in dubbio da un esperto inglese che, basandosi su delle incisioni su uno dei piatti, ha ipotizzato una possibile provenienza da Paesi dell'Est. In Ungheria, scrive l'«Independent», la polizia ha già aperto un'inchiesta, mentre romeni e jugoslavi indagano sulla scomparsa di preziosi artefatti romani trovati negli Anni 70 al confine fra i due Paesi: potrebbero essere i pezzi che compongono il tesoro del generale romano in mostra a New York. [Ansa]