Occhiena, è nata una stella di Giorgio Barberis

Occhiena, è nata una stella Nei campionati italiani indoor al Palavela brillante conferma (20"99) per il duecentista torinese Occhiena, è nata una stella E' il più veloce «under18» del mondo TORINO. Non c'è Tilli (bloccatosi in Spagna per una contrattura), ma è lo sprint egualmente a tener banco nei campionati italiani indoor consacrando Carlo Occhiena, con la miglior prestazione mondiale al limite dei 18 anni: 20"99. Ed è un risultato che non sorprende più di tanto, perché il talento del torinese (17 anni compiuti il 24 settembre) è fuori discussione, anche se la sua scalata ai vertici avviene bruciando le tappe. Esemplare nella sua azione estremamente morbida ed efficace, Occhiena pare avere la muscolatura fatta di fibre di seta che, armoniosamente, assecondano gli impulsi del cervello, senza che mai la spinta si irrigidisca anche quando lo sfor-. zo è massimo. Anche ieri è stato così: Floris era partito secco all'interno (Occhiena era in quarta corsia), spingendo e annullando l'handicap della curva già ai 100 metri. Il sardo era primo nettamente all'ingresso in rettilineo e anche Puggioni (quinta corsia) praticamente appaiava il torinese. Giochi fatti? Macché. Metro su metro Occhiena ha riavvicinato Floris, guizzandogli davanti con le ultime spinte. Poiché ogni atleta è figlio della sua epoca, ci pare ingiusto a questo punto proporre scontati accostamenti con campioni del passato. Occhiena è Occhiena, un ragazzo che a 17 anni e mezzo non ha potenzialmente rivali al mondo della sua età e che nelle liste assolute indoor italiane di tutti i tempi si inserisce al sesto posto e in quelle mondiali stagionali al settimo. Un ragazzo che ieri all'emozione della vittoria ha presto sostituito la rabbia in quanto gli era stata rubata la borsa con den tro i documenti. E questo ri schia di impedirgli, oggi, di partire con la nazionale juniores per la Germania. Ci sarà tempo, però, di rimettere le cose a posto per gli Euroindoor del 3-4 marzo a Glasgow. Proprio l'assise continentale e diventata invece incerta per Stefano Tilli, vittima di un infortunio martedì sera a San Sebastian mentre stava «volando» verso una grandissima prestazione, nettamente avanti a tutti (Heard ha poi vinto in 20"61). L'azzurro si è bloccato e stamane si potrà meglio conoscere l'entità del danno (apparentemente non troppo grave) grazie a un'ecografia. Ma il romano, a dispetto della volontà federale; ieri ha dichiarato che per lui la stagione al coperto è finita. Salire sull'ideale autobus per Glasgow era, in ogni caso, il motivo delle prove tricolori che hanno offerto spunti interessanti e sorpresa. Andrea Nuti, ventiduenne di San Donato Milanese, ha centrato entrambe le cose ottenendo vittorie e buon «crono» sui 400 (46"89) e battendo al tempo stesso il favoritissimo Ribaud. Ullo ha rispolverato la zampata vincente, dando una grossa delusione a Madonia, sui 60 dove si è avuta la conferma del diciannovenne Andrea Amici. E, anche tra le donne, valida è la conferma di Sonia Vigati sui 60 e ancor di più il successo di Donatella Dal Bianco (20 anni, di Schio) che sui 200 è arrivata ad appena due centesimi dal primato italiano della Masullo. Qualcosa, dunque, si muove. E qualche assenza ha persino aiutato altre realtà a mettersi in luce, anche se l'atteso Ottoz si è fatto eliminare ingenua mente nella semifinale dei 60 hs, restando fermo sui blocchi. Non sono stati campionati sottotono anche se ospitati in un impianto disastrato. Se infatti per il Palavela esistono progetti di trasformazione da 20 miliardi, d'altro canto non funzionano i servizi. Un cartello appeso negli spogliatoi recita: «Per cause non dipendenti dalla nostra volontà si avvisa che le docce calde non sono disponibili. La Direzione». Un caso? No, sono cinque mesi che le docce calde non funzionano, con rimpallarsi di responsabilità tra gli uffici comunali, senza che alcuno — assalito da vergogna — ponga rimedio. Evidentemente la pessima figura che l'intera città fa agli amministratori o a chi per essi poco importa. Giorgio Barberis L'arrivo. Occhiena conquista la sua prima maglia tricolore precedendo Floris

Luoghi citati: Germania, Glasgow, San Donato Milanese, San Sebastian, Schio, Spagna, Torino