L'attimo fuggente della Under 21

L'attimo fuggente della Under 21 In vantaggio per 3-0 sulla Spagna rimasta in nove, Fuser provoca un rigore al 88' L'attimo fuggente della Under 21 Tante botte, gol di Stroppa (2) e Casiraghi ANCONA DAL NOSTRO INVIATO Va bene le «furie rosse», quelle non si smentiscono mai anche se alcuni fra gli spagnoli sembravano più pazzi furiosi che calciatori, ma come definire gli azzurri che sul 3 a 0 contro 9 avversari si sono fatti infilzare dal rigore omaggiato a Hierro? Peccato che proprio Fuser, sino ad allora fra i migliori, sia caduto nella trappola di Alfredo sgambettandolo un metro dentro l'area quando doveva semmai atterrarlo prima, senza conseguenze irreparabili come il rigore che potrebbe vanificare la giornata di gloria di Stroppa e Casiraghi. Due che hanno lottato in modo ammirevole in un'autentica giungla di tagliatori di teste (e dì caviglie), così come ha fatto nelle retrovie l'impeccabile e correttissimo Benedetti. Maldini ha definito la vittoria «buona ma non rassicurante, meritavamo di più perché gli azzurrini hanno disputato una gran partitaa. In Spagna loro dovranno essere molto bravi per superarci, ma non andremo in gita. Al di là del rigore (Fuser mi ha giurato che non c'era, però quello spagnolo non doveva arrivare sin lì) lasciatemi dire che i rivali sono stati duri ma non cattivi. Un elogio per Cravero e Benedetti, hanno disputato una gara commovente». E Cravero aggiungeva: «Un rigore vergognoso». Festante il tecnico spagnolo: «Espulsioni ridi¬ cole, ma ci rifaremo nel ritorno quando useremo l'artiglieria pesante e utilizzeremo anche Losada come fuori quota». L'Italia di Maldini aveva in tasca il visto per le semifinali perché con un 3 a 0 il ritorno, nonostante la corrida che si prospetta^ sarebbe diventato amministrabile. Il punteggio rispecchiava perfettamente la realtà del gioco, visto che gli azzurri avevano cercato di creare calcio, nonostante l'assenteismo del deludente Di Canio e dell'opaco Salvatori. Al contrario dej»li spagnoli impegnati sin dall'inizio a distruggere, a picchiare come se volessero chiudere col minor danno possibile. Così la partita ha assunto una piega illogica, con l'arbitro a sua volta impegnato a spezzettare le azioni ma non a reprimere con la dovuta autorità. Quando l'ha fatto era tardi e così la sua severità è diventata eccessiva. Un'espulsione è stata di troppo ma a pagarne le conseguenze sono stati gli azzurri perché sul 3 a 0 , con gli spagnoli in nove, lo scozzese non ha avuto il coraggio di fischiare un rigore per l'entrataccia di Hierro su Simone. Cinque minuti dopo non ha potuto chiudere gli occhi sullo «sgambetto» di Fuser, un fallo pacchiano anche se il rossonero giura di avere «accompagnato» l'avversario. L'inaspettato 3 a 0 è andato a rotoli, nel ritorno a fine marzo ci sarà da battagliare, qualcosa dovrà essere retti- ficato in questa squadra, a centrocampo perché attacco e difesa hanno fatto il loro dovere. Diretti con tranquillità da capitan Cravero, Benedetti e Garzja hanno dato il massimo: meritano la conferma, sarebbe assurdo se in Spagna Maldini dovesse ricorrere a fuoriquota diversi da quelli granata. Buono il lavoro di Rossini, specie nelle incursioni offensive. Discontinuo, come si diceva, Salvatori, buono l'apporto di Fuser molto attivo sulla fascia destra sino al fallo su Alfredo. Di Canio, al contrario, ha dimostrato che può essere utile come tornante ma non deve infiltrarsi nelle zone troppo presidiate: finisce per scontrarsi, per perdere la palla. Non gli è venuto nemmeno uno dei suoi rituali dribbling, il ragazzo ci è sembrato scaricato sul piano fisico. Detto dell'impegnato Carbone, agevolato dall'inesistente Amor, sotto con Stroppa e Casiraghi. Due giganti sebbene sotto aspetti diversi. Stroppa ha inventato subito un gran gol (3') calciando direttamente in porta una punizione laterale che ha sorpreso il portiere. Poi nel finale ha raddoppiato con un grande spunto personale, dopo avere rubato il pallone a Hierro. Bravo e decisivo come a Brighton. Casiraghi, platealmente richiamato da Maldini in diverse occasioni, per quasi tutto il primo tempo ha dovuto lottare da solo contro le «furie» di cui si diceva. Sottoposto a cure malsane alle caviglie, ai fianchi, alla testa, si è sempre rialzato, non si è mai arreso ed il gol messo a segno ad inizio di ripresa suona come meritata vendetta. Una gran vendetta a dimostrazione che la violenza nel calcio non premia mai. Giorgio GandoHi Casiraghi. Gran gol e bella partita ITALIA tffe SPAGNA PERUZZI 6,5 ^9 DIEGO 5,5 GARZJA 7 LACABER 5 ROSSINI 6,5 ALCORTA 5,5 ('86 VENTURIN) sv HIERRO 6 SALVATORI 5,5 FERREIRA 5,5 (71SIM0NE) 6 ABELARDO 5 BENEDETTI 7,5 BANGO 5,5 CRAVERO 6,5 AMOR 5 DICANIO 5 CONTE 5 CARBONE 6 (83" AGUILERA) sv STROPPA 7,5 ALFREDO 6 FUSER 6 CARVAJAL 5,5 CASIRAGHI 7 (66' GARITANO) sv AIL: MALDINI 6,5 AIL: PEREDA 6 1 Arbitro: SYME (Scozia) 5 Reti: 3' e 79' Stroppa, 54' Casiraghi, 88' Hierro (R). Ammoniti: 34' Carbone, 51' Alcorta, 76' Stroppa. Espulsi: 61' Alcorta, 76' Garitano. Spettatori: 10 mila di cui 8.607 paganti, incasso 111.560.000.

Luoghi citati: Ancona, Italia, Scozia, Spagna