Il computer nasconde un ricattatore di V. V.

Il computer nasconde un ricattatore Estorsione con il floppy-disk: «Solo se pagate vi faremo avere l'antidoto elettronico» Il computer nasconde un ricattatore A Parma virus «londinese» blocca il centro dati del Comune PARMA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Nell'era del computer anche la malavita si adegua alle nuove tecnologie e l'estorsione diventa informatica. E' successo a Parma e ad essere colpito è stato uno dei «personal computer» del centro elaborazione dati del Comune. Il 9 dicembre arriva agli operatori un «floppy disk» spedito direttamente da Londra: sulla targhetta il laconico titolo parla di informazioni sull'Aids. Per un po' il dischetto passa da un tavolo all'altro senza destare interesse finché un'impiegata non lo infila nel suo «personal» per capire di che si tratta. Sul video appaiono generiche notizie sulla (meste del 2000». Ma intanto il «floppy», più che dare informazioni sul terribile virus è esso stesso un virus per le delicatissime piastrine di silicio. E i primi sintomi si avvertono dopo pochi giorni. Sul video appare la scritta: «Dovete pagare 380 dollari sul conto corrente (non è stato specificato — ndr) a Panama». L'impiegata pensa ad uno scherzo e si arrabbia con i colleghi. Ma dopo alcuni giorni ricompare la stessa scritta nel bel mezzo di un programma di contabilità. Poi ancora giorni dopo, finché le minacce assumono il carattere ultimativo, natural¬ mente sempre via video: «E adesso è veramente venuto il momento di pagare, diversamente non riuscirete più a recuperare i vostri documenti inseriti nel computer». Il virus è di parola. Il giorno dopo tutti i dati inseriti nella memoria del «personal» diventano inaccessibili. I responsabili del centro elaborazione dati del Comune avvertono la questura alla quale la video-estorsione non è nuova. Il ministero degli Interni aveva avvertito già alcuni mesi fa della possibile circolazione di questo singolare «virus da computer» proveniente da Londra. Così, ieri polizia ed interpol hanno sequestrato il «floppy-killer» ed il magistrato ha aperto il primo fascicolo italiano sulla «video-estorsione». Il virus sembra abbia colpito anche alcuni calcolatori dell'università e dell'Usi 4 di Parma. L'organizzazione che tira le fila di questa estorsione internazionale, tramite «floppydisk», subordina al pagamento dei dollari indicati nei messaggi d'avvertimento, la spedizione di un altro dischetto in grado di sbloccare i dati vincolati dal virus. «Se non intendete pagare non usate questo disco», avvertiva infatti una piccola clausola scritta con minutissimi caratteri sulla busta contenente il «floppy». [v. v.]

Luoghi citati: Londra, Panama, Parma