Un autobus per Glasgow di Giorgio Barberis

Un autobus per Glasgow Al Palavela di Torino si disputano oggi gli Assoluti indoor, con i giovani nelle vesti di protagonisti Un autobus per Glasgow In palio anche le maglie per gli Europei TORINO. L'atletica da salotto propone oggi, sulla pista indoor del Palavela torinese, i suoi campionati italiani: circa nove ore di gare, una no-stop già felicemente sperimentata lo scorso anno, però di sabato e non di giorno feriale quando indubbiamente catturare pubblico è più difficile. Ma l'assommarsi di appuntamenti impone questa volta la scelta di metà settimana, privando al tempo stesso 10 sprint dei suoi due più qualificati interpreti (Tilli e Pavoni) che ieri sera hanno gareggiato a San Sebastian in Spagna. Così l'etichetta più facilmente attribuibile a questa edizione dei campionati diventa quella ispirata alla «linea verde» ossia a quei giovani che alimentano concrete speranze di essere i protagonisti dell'atletica azzurra degli Anni Novanta. La funzione di queste gare tricolori è anche quella di fornire le ultime indicazioni per comporre la squadra che rappresenterà l'Italia agli Euroindoor (3-4 marzo) di Glasgow. Squadra che, accanto a nomi collaudati (Tilli, Pavoni, De Benedictis, Andrei, Badinelli, la Salvador) proporrà quelli dei giovani che stanno mettendosi maggiormente in luce. «Occorre guardare avanti — osserva il et azzurro Elio Locatelli — e la selezione verrà operata in questa chiave: lo scopo è di portare a Glasgow complessivamente una ventina di atleti. Più uomini che donne, visto 11 difficile momento della nostra atletica femminile che, pur progredendo nell'insieme, non riesce ad avvicinare le Nazioni che le stanno davanti». Il problema è rilevante, però Locatelli appare fiducioso: «Se guardiamo agli europei juniores all'aperto dello scorso anno, vediamo che abbiamo avuto più finaliste che finalisti. E' questo fa ben sperare, anche se il discorso va fatto alla base cercando di aiutare il movimento femminile. Come? Il metodo può essere quello di intervenire sulle società che maggiormente guardano al settore, contribuendo a migliorare le loro strutture. In campo maschile esistono i club militari che offrono buone incentivazioni, si tratta di trovare il sistema per fare eguale cosa con le ragazze. Non è indispensabile ampliare il reclutamento, basta riuscire a trattenere e migliorare quel che già si trova a livello giovanile, senza esasperare inizialmente il discorso agonistico». Le idee del et azzurro paiono chiare, mentre da parte federale c'è il preciso impegno di rimediare a una situazione deficitaria. Auguriamoci che il tutto sortisca qualche effetto. Magari già oggi dove sarebbe importante che, per esempio, una Vigati — rampante velocista padovana di taglia minuta — facesse suo il titolo dei 60. E' un esempio che perà significherebbe una svolta, il segno che atlete di un'altra generazione (in testa la Masullo) hanno trovato chi è in grado di rimpiazzarle. Naturalmente, gareggiando a Torino dov'è nato 17 anni e mezzo fa, un occhio di riguardo lo merita Carlo Occhiena, che ha già corso i 200 in 21 "28. E con lui merita attenzione Andrea Amici, la cui presenza qualcuno dice abbia convinto Pavoni a preferire la gara in Spagna. Eppoi, ancora, sarà importante rivedere Laurent Ottoz, il cui obiettivo non è soltanto di progredire ma anche di trovare così il modo per scrollarsi di dosso l'abusata etichetta di «figlio d'arte»'. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Glasgow, Italia, San Sebastian, Spagna, Torino