Martin Vasquez, il nuovo re di Spagna di Curzio Maltese

Martin Vasquez, il nuovo re di Spagna Il centrocampista del Real avrebbe già firmato un contratto triennale con il Torino per 5 miliardi Martin Vasquez, il nuovo re di Spagna E'più amato di Butragueho ALICANTE DAL NOSTRO INVIATO La Spagna è come un bambino. Basta mancare qualche mese e, quando torni, scopri che ha già cambiato volto. Vale per tutto, per il paesaggio della Costa Bianca, ogni setthnana «arricchito» di un nuova colata di cemento, e funziona per il calcio, sottoposto a una perenne ebollizione di mode. Ieri nel ritiro della nazionale di Suarez, vigilia dell'amichevole con la Cecoslovacchia, trasformato in un bazaar all'italiana, abbiamo assistito alla seguente scena. Uscita dei calciatori dal ristorante. Compare l'angelico Butragueho, il dio di Madrid, uomo-simbolo del calcio iberico: ignorato. Lo segue la sagoma di José Miguel Gonzales, nome d'arte Michel, e il fronte composto da giornalisti, cameramen e tifosi comincia a sgretolarsi. Ma è l'arrivo di Martin Vasquez e Sanchis a scatenare le truppe d'assalto. Così si sono rimescolate le carte del calcio spagnolo. El Buitre è in caduta libera, Michel preda di strane malinconie. In cima alla hit parade salgono gli altri due. E se Sanchis, sogno proibito della Juve, è stato eletto da un referendum di allenatori «il miglior giocatore spagnolo», è Rafael Martin Vasquez l'uomo che in realtà tutti vorrebbero avere. Rafael Martin Vasquez avrà 25 anni a settembre. Piace, agli allenatori perché non sbaglia una partita da mesi, corre anche per Michel, e segna più di qualsiasi altro centrocampista, 10 gol in 24 partite senza rigori o punizioni. Piace alla gente comune perché non è un divo e guadagna un terzo dei suoi compagni più famosi. Piace agli arbitri: mai un'espulsione e quest'anno neppure un'ammonizione. Piace ai giornalisti perché non ha mai rifiutato un'intervista e non dice banalità. Infine piace alle ragazze e alle mamme perché è bello «però serioso», studia all'Università (gestione aziendale) e viene dalla media borghesia. Ma forse la Spagna s'è innamorata di questo ragazzo quando era troppo tardi. La voce secondo cui avrebbe già firmato un contratto triennale col Torino (per 5 miliardi) ha provocato uno sconquasso a Madrid. Il presidente Mendoza si è detto subito disponibile a dargli la cifra richiesta: un miliardo l'anno fino al '92, il triplo dell'ingaggio attuale. Martin Vasquez ha rifiutato, lasciando che Mendoza partisse per le vacanze in Kenya. «Deciderò a fine stagione» ha detto. Intanto si sono fatte avanti il Barcellona e l'Atletico Madrid. 11 grande Alfredo Di Stefano, fresco della nomina a consigliere del Real, ieri commentava nel ritiro spagnolo: «Se il Torino ha preso Martin Vasquez, ha fatto il più grande colpo dell'anno. Ma se non ci sono riu¬ sciti finora, certo domani glielo impediremo: Rafael è un pilastro per una squadra che voglia vincere qualcosa in Europa». Martin Vasquez sorride, ringrazia, ma storce la bocca. «Da anni gioco allo stesso livello eppure a Madrid si sono accorti soltanto ora che sarei un elemento fondamentale. Ho chiesto per mesi il rinnovo del contratto, invano. Eppure altri hanno trovato la porta aperta (Butragueno, Michel e Sanchis, n.d.r.). Mi è sembrata un'ingiustizia. Ora non so se parlerò col signor Mendoza. Io non ho fretta, deciderò alla fine. L'Italia mi attlra7Wn^olo~per~i soldi che, in ogni caso, sono importanti. La nostra è una carriera breve. Ma mi interessa anche giocare nel campionato più importante del mondo. So che Victor e Gallego non hanno sfondato. Ma loro hanno superato i trent'anni, io ne ho 24. Torino non la conosco, quando il Real vi giocò contro la Juve io ero infortunato. Però per uno come me, appassionato di automobili, potrebbe essere una città interessante, vero? Mi dicono che sia molto tranquilla. Meglio così, detesto la confusione, le discoteche. Sono un casalingo». Avrà forse qualche problema di coesione con Muller. Per il resto sembra il prototipo dello straniero ideale. Che il Torino abbia già fatto l'affarone dell'anno? Curzio Maltese «La mia scelta a fine stagione» ha detto il 24enne Martin Vasquez