Per Palazzo di Città, mille all'arrembaggio di Jas Gawronski
Per Palazzo di Città, mille all'arrembaggio I partiti cercano le carte vincenti per il 6 maggio. Tra i candidati più corteggiati: Vattimo, Boniperti, Reviglio Per Palazzo di Città, mille all'arrembaggio Bonsignore (de) boccia subito l'ipotesi di Zanone futuro sindaco L'assalto a Palazzo di Città è pronto, ma i nomi dei condottieri sono ancora top secret. I vincitori dell'85 sognano la riconferma, i vinti vogliono ammainare la bandiera del pentapartito contro la quale da sempre sparano bordate. Per il colpo grosso del 6 maggio la caccia ai bei nomi è, in questi giorni, furibonda. Obiettivo: accaparrarsi personaggi. Il psi bussa (finora senza fortuna) alla porta dei professori Valerio Castronovo, Luciano Gallino, Franco Reviglio, pri e de corteggiano, tra gli altri, Giampiero Boniperti, il pei diviso sulla mozione Cicchetto si ricompatta per avere ai primi posti Diego Novelli e Gianni Vattimo, il pli richiama l'ex-segretario generale Valerio Zanone, verdi e arcobaleno si mettono insieme per poter giocare alla grande. Tutti cercano la squadra forte e sicura. E qualcuno già pensa al sindaco. Tredici liste cinque anni fa, forse di più quest'anno. DC. Il posto di capolista sarà quasi sicuramente di Franco Pizzetti. Accanto a lui il segretario cittadino Sebastiano Provvisiero. Resta in Comune Giovanni Porcellana, uomo di Donat Cattin come Sergio Gaiotti. Ancora incertezze, invece, intorno al nome di Gianpaolo Zanetta: potrebbe restare in sala rossa anche se agli amici ha confidato di aver voglia di «tornare a fare politica». Ma la novità di questi giorni in casa de è firmata da Vito Bonsignore. Il luogotenente piemontese di Andreotti ha smentito l'esistenza di accordi precostituiti sul futuro sindaco di Torino: «La de è in corsa per nominare il successore della Magnani Nova». E' il primo siluro alla candidatura Zanone. Per il resto tutte le correnti sono alla ricerca di «nomi nuovi». Tra le riconferme date per certe: tutti gli assessori (da Beppe Bracco a Giuseppe Accattino). E buona parte dei consiglieri: da Paolo Chiavarino, giovane luogotenente di Pizzetti, a Paolo Vernerò. Tra i nuovi: Marco Camoletto, Donatella Genisiò, Giorgio Merlo. Forse torna in pista anche il giornalista Mario Be- rardi. PRI. Cinque anni fa sull'onda lunga del successo dei laici portò in municipio sei consiglieri: Aldo Ravaioli, Agostino Risaliti, Beppe Lodi, Luisa Carello, Remo Ratto, Giovanni Romanini. Ci riprovano tutti. Con loro l'onorevole Danilo Poggiolini, Giovanna Cattaneo Incisa. Difficile invece la candidatura di Jas Gawronski già impegnato a Strasburgo. PSI. I magnifici 9(11 con Abbà e Lerro) di oggi dovrebbero, secondo le speranze dei dirigenti del garofano rosso, diventare 12 (qualcuno spera 13 ma non lo dice per scaramanzia). I candidati ci sono: capolista il sin¬ daco, Maria Magnani Noya. Accanto a lei il segretario regionale Beppe Garesio (futuro capogruppo), il professor Aldo Olivieri, Franco Amato, Picciotti Lerro, il professor Lorenzo Matteoli, De Lodi, Cerabona, Domenico Mercurio (in arrivo da palazzo Lascaris), Dante Sforza, l'assessore alla cultura Marziano Marzano, il figlio dell'ex-assessore regionale Michele Moretti, Enrietto, Gallo e Pastino. Quattro i nomi della sinistra socialista: Franca Prest, Giorgio Mondino, Libertino Scicolone e Teodoro Capannelli. PCI. Forti dei 30 consiglieri i comunisti del nuovo corso cer¬ cano nelle urne del 6 maggio la conferma al rinnovamento che li sta elettrizzando. Tre i nomiguida: Diego Novelli, il capogruppo Domenico Carpanini, Fabrizio Morri. Ma nella testa di lista ci dovrebbero essere due donne e lo stesso Ardito. Con loro ci saranno i personaggi di grido che per ora non hanno ancora risposto. Tanti sono stati contattati e molti sono andati a parlare al congresso, ieri a Toexpo: tra gli altri Giangiacomo Migone e Nicola Tranfaglia. Naturalmente non si tratta che di ipotesi. Per le conferme servono ancora settimane. PLI. Si punta alla riconferma dei 5 consiglieri (Chiusane Dondona, Re, Tedeschi, Jona) ed è ormai certo che il capolista sarà Valerio Zanone,. Il comitato elettorale ha comunque puntato anche su nuovi giovani. Ma tutto deve ancora essere ufficializzato dal partito. MSI. L'obiettivo è quello di raccogliere anche i voti di commercianti, professionisti e artigiani. Molti giovani in lista. Il primo: GhigHa del Fronte della gioventù. Capolista Martinat e fiducia negli altri consiglieri eletti nelle scorse elezioni: oltre a Martinat, Antinoro, Chiappo, Corapi, Rigo*. PARTITO RADICALE. Tutto incerto, anche la presenza della lista. Si attendono direttive a li¬ vello nazionale e tra una quindicina di giorni il quadro della situazione dovrebbe essere più chiaro. Al momento, comunque, l'ipotesi più concreta è la presenza di una lista verde civica sul modello di quella già presentata in Regione. PSDI. Sicuri Baldassarre Furnari e Raffaele Giangrande. IMPEGNO PER TORINO. Lista civica formata da ex sinistra indipendente, Tartaglia, dp Guido Laganà e ex verde, Nanni Salio. La lista si rivolge alla «società civile», alle forze ambientaliste. Questi 3 dovrebbero essere i candidati quasi sicuri. Gian Mario Ricciardi Sullo sfondo di Palazzo di città, alcuni dei possibili candidati o dei personaggi più cercati: Gianni Vattimo, Giampiero Boniperti, Valerio Zanone, Jas Gawronski, Franco Pizzetti, Maria Magnani Noya
Luoghi citati: Strasburgo, Torino
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