Scioperi, raffica dietro l'angolo di Giancarlo Fossi

Scioperi, raffica dietro l'angolo Al via un'offensiva sindacale senza precedenti nella scuola, sanità, trasporti Scioperi, raffica dietro l'angolo Mercoledì sarà il giorno decisivo per i bancari ROMA. Le scuole elementari resteranno chiuse mercoledì in tutta l'Italia e funzioneranno a singhiozzo fino a sabato. Nelle banche, nella sanità e nelle ferrovie c'è aria di rivolta, mentre l'autotrasporto si avvia verso un ulteriore black-out. Metalmeccanici e chimici, impegnati per il rinnovo dei rispettivi contratti, sono in preallarme.. Scuole. Domani sciopero generale a Torino e in provincia proclamato da Cgil, Cisl, Uil e Snals. Mercoledì la chiusura delle scuole elementari sarà nel resto d'Italia. Tutti i sindacati, confederali e autonomi, confermano l'astensione decisa contro le modifiche apportate al testo della legge di riforma dell'istruzione primaria. Il sindacato autonomo Snals ha, però, prolungato l'azione di protesta fino a sabato, sospendendo le lezioni nella prima ora e bloccando in questo periodo il lavoro straordinario. Banche. La mediazione del ministro del lavoro Donat-Cattin per il rinnovo del contratto dei 320 mila bancari entrerà da mercoledì sera nella fase decisiva. Donat-Cattin cercherà di chiudere rapidamente la partita per la definizione dell'area contrattuale, precisando che il contratto dovrà essere unico per tutti i lavoratori interessati al «ciclo produttivo» del settore, compresi quindi i 90 mila operatori dei centri elaborazioni dati. «Ci auguriamo — osserva Fausto Nucci, segretario nazionale della Fiba-Cisl — che si possa arrivare ad una positiva conclusione entro il più breve tempo possibile». Sanità. Ci si avvia verso la paralisi dell'assistenza pubblica. La federazione dei «medici di famiglia» (Fimmg) ha preannunciato pesanti scioperi se domani, in un uncontro con il ministro De Lorenzo, non si troveranno soluzioni adeguate per il rinnovo della convenzione. Contemporaneamente, i medici ospedalieri, i veterinari e gli anestesisti sono pronti a scendere sul terreno di battaglia per ottenere miglioramenti consistenti del loro contratto: la Cimo (confederazione italiana medici ospedalieri) ha già deliberato tre giorni di astensione e venerdì la Cosmed (che raggruppa 13 sindacati della categoria) fisserà i giorni per l'agitazione di 96 ore deliberate nella scorsa settimana. «L'offerta economica del governo — afferma il segretario generale della Fimmg, Mario Boni — è in assoluto la più bassa fra quelle portate su un tavolo di trattativa negli ultimi due anni». E Aristide Paci, segretario generale dell'Associazione degli aiutiassistenti ospedalieri, avverte: «I medici ospedalieri non potranno mai accettare un piatto di lenticchie, senza entrare nel merito di una svolta nei criteri assistenziali e nel modo di lavorare in ospedale». Ferrovie. I cobas dei macchinisti sono in aguato, ma anche i sindacati confederali e autonomi mordono il freno. I cobas si battono soprattutto per ottenere il rispetto di un accordo concluso separatamente con l'Ente delle ferrovie (400 mila lire in più al mese) e il riconoscimento del loro ruolo contrattuale per quanto riguarda il personale di macchina. Sono già decisi ad attuare un nuovo sciopero e ne definiranno le modalità nei prossimi giorni. I sindacati, invece, sono scatenati contro l'amministratore straordinario Schimberni e il governo. Al primo rimproverano il piano di ristrutturazione che prevede 30 mila licenziamenti entro il 1990 (sospeso, ma sempre presente); al secondo contestano la recente proposta di sdoppiare le ferrovie in un ente pubblico economico (patrimonio e investimenti) e in una società per azioni (gestione dei treni e dei servizi). Autotrasporto. Mercoledì ci sarà un altro «vertice» tra governo, sindacati e associazioni dell'autotrasporto per scongiurare lo sciopero dei camionisti proclamato dall'I 1 al 18 marzo. «La riduzione del prezzo del gasolio — sottolinea il ministro Bernini — rappresenta un segnale di risposta alle richieste degli autotrasportatori». Giancarlo Fossi

Persone citate: Aristide Paci, Bernini, Cimo, De Lorenzo, Donat-cattin, Mario Boni, Nucci, Schimberni

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino