Immigrazione e insulti

Immigrazione e insulti Polemica sempre più rovente tra repubblicani e socialisti Immigrazione e insulti // segretario del pri Giorgio La Malfa accusa: «Il psi ha perso latesta» Replica Carlo Tognoli: «Mettono in pericolo la solidità del governo» ROMA. Quale altra trincea fra repubblicani e socialisti? Contro la sanatoria per gli immigrati il pri non disarmaftanche a rischio di trovarsi in Parlamento con la sola compagnia dei missini. La sorte del decreto Martelli, più che dai sessanta emendamenti annunciati e confermati, è segnata ormai dal calendario: avrà comunque bisogno di una seconda edizione. Ma nonostante questo, e nonostante le promesse di «miglioramenti», il fronte resta rigido e le polemiche non si attenuano. Anzi salgono di tono e mettono in fibrillazione la maggioranza. Tant'è che Carlo Tognoli, vicesegretario del psi e neo ministro al Turismo, ha detto ieri a Milano che se la coalizione di governo appare agitata, è per effetto del «comportamento repubblicano» che fa seguito al «trambusto» provocato nelle scorse settimane dalla sinistra de. «Non è la prima volta, del resto, che i repubblicani prendono le distanze dalla coalizione di governo della quale fanno parte», accusa Tognoli rimproverando come sulla sanatoria il pri non si sia limitato ad avanzare osservazioni critiche, ma abbia messo in moto «un meccanismo che porta ad una dissociazione dalla solidarietà di governu». Dopo la reprimenda, Tognoli tende la mano e assicura la disponibilità socialista ad un confronto: «La legge sugli immigrati extracomunitari deve regolamentare il fenomeno, e va approvata entro i termini. C'è disponibilità a migliorarla, ma non a cambiarla radicalmente», così come gli altri provvedimenti del governo sulla droga e sulla riforma universitaria. Ma quasi sapendo che l'offerta è insufficiente per la controparte, ecco l'ultimo avvertimento socialista: «Ci sembra di aver capito che i comunisti e i repubblicani, che ci hanno spesso accusato di praticare un riformismo senza riforme, in realtà seguono la linea del tanto peggio tanto meglio». Ma il pri non ha alcuna intenzione di recedere dalle sue posizioni. A ribadire la volontà di resistenza provvede lo stesso Giorgio La Malfa, che parlando ieri a Messina ha bocciato in toto e senza appello il decreto leg ge sull'immigrazione clandestina, perché «sbagliato nelle sue concezioni ed improvvisato nella sua formulazione». Ogni sanatoria è inutile se continuano gli ingressi clandestini, spie- ga il segretario del pri, si rischia «di alimentare un'immigrazione maggiore, determinata dall'attesa di nuove sanatorie». Così come esso è, quel decreto non riuscirà «a risolvere alcun problema degli immigrati, ma è tale da alimentare un disagio crescente nel Paese». La sanatoria merita dunque l'opposizione dura che i repubblicani gli hanno fatto e ancora gli faranno. La Malfa sa bene che il decreto Martelli avrà il voto favorevole di tutti gli altri partiti (meno il msi), ma non se ne preoccupa: de, pei e psi «hanno la possibilità di decidere senza il nostro consenso. Noi presenteremo un libro bianco su come gli altri Paesi europei affrontano la questione: così si vedrà con grande chiarezza che il decreto non serve affatto ad avvicinarci all'Europa, come ancora si dice da parte di qualcuno, bensì ad allontanarci ulteriormente da essa anche in questo terreno». E per chiudere in bellezza la giornata, quasi rispondendo a Tognoli La Malfa ha infine dichiarato: «Mi sembra che i socialisti abbiano perduto la testa». L'appuntamento è per domani nell'assemblea di Montecitorio, dove il decreto Martelli dovrebbe ottenere il voto finale in un paio di giorni. Ma poiché il provvedimento scade alla fine del mese, ed è impensabile che il Senato possa concludere la conversione in ìegge in pochi giorni, il governo dovrà far ricorso alla reiterazione, pur recependo quei «miglioramenti» che verranno decisi alla Camera. Tale circostanza muove i liberali in veste di mediatori tra pri e psi, con la proposta di lavorare già da adesso per concordare il testo del nuovo de¬ creto che dovrà essere approvato dal Consiglio dei ministri. Come e dove? «Si tenga al più presto l'incontro della maggioranza», risponde Patuelli. Insomma, rieccoci ancora e sempre a quel vertice tanto atteso e ancora mai fissato. Gianni Pennacchi li vice-segretario socialista Giuliano Amato

Luoghi citati: Europa, Messina, Milano, Roma