E sotto la neve i Tir scendono a valle
E sotto lo neve i Tir scendono a valle E sotto lo neve i Tir scendono a valle Permessi di transito festivo con un decreto della Regione AOSTA. E alla mezzanotte del quarto giorno di sciopero, Carlo Bernini, che fino a quel momento della questione non si era occupato più di tanto, ha ordinato «levate i blocchi e giovedì prossimo in sede interministeriale verranno esaminate le vostre richieste». Con tanta responsabilità e fidandosi dell'impegno formale assunto ini ministro dei Trasporti italiano, i camionisti hanno dichiarato la loro disponibilità a ripristinare la circolazione che da martedì scorso era resa problematica da migliaia di tir messi di traverso lungo la statale. Così in Valle d'Aosta, nelle prime ore del pomeriggio di ieri, la situazione è tornata alla più assoluta normalità anche se i doganieri proseguono la loro agitazione astenendosi dal compiere lavoro straordinario dalle ore 14 alle ore 8 del giorno successivo. A compiere il miracolo, oltre alla buona volontà dei camionisti, sono stati gli uomini della Guardia di Finanza che hanno compiuti i «veloci, ma non meno attenti» controlli ai tir in «transito comunitario» facendo entrare nello spazio autoportuale di Pollein i carichi soggetti alle operazioni di dogana che saranno svolte questa mattina. Per agevolare il deflusso dei tir che giungono a getto continuo anche da Chamonix, dove sul versante francese del traforo del Monte Bianco erano parcheggiati in attesa di entrare in Italia oltre 4 mila autotreni, la Finanza ha istituito 4 corsie preferenziali. Oltre ai due posti di controllo all'autoporto di Pollein le «fiamme gialle» hanno allestito due uffici volanti all'ingresso Est di Aosta. Anche alla presidenza della giunta regionale quella tra sabato e domenica è stata una notte di intenso lavoro per la predisposizione dei permessi di circolazione da rilasciare agli autisti. Il presidente della Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, ha infatti emesso un'ordinanza per autorizzare la circolazione nonostante la giornata festiva. Il risultato di questo impegno collettivo è stato che alle 14 di ieri la situazione viaria era già ritornata alla normalità anche se lungo le strade valdostane ci sono ancora numerosi tir parcheggiati, alcuni per guasti meccanici, altri perché gli autisti, in attesa che si sbloccasse la situazione, hanno raggiunto le proprie abitazioni. Prima di partire gli autisti hanno voluto scusarsi pubblicamente con i valdostani per i disagi che avevano creato. «Ci rendiamo conto — hanno detto — che siamo stati la causa di molti inconvenienti, ma vi ringraziamo per la comprensione dimostrata nei nostri confronti e la solidarietà per le nostre rivendicazioni». Al di là dei pro¬ blemi alla circolazione ed alle difficoltà per entrare ed uscire da Aosta non ci sono stati altri motivi di frizione. C'è chi da questa situazione ha tratto una fonte imprevista di reddito. Alcuni giovani si sono, infatti, improvvisati «guide»: dietro lauto compenso accompagnavano gli automobilisti lungo le impervie vie secondarie che consentivano però il superamento dei blocchi. Dai blocchi stradali hanno tratto vantaggio anche le località sciistiche della media e bassa valle. Numerosi sciatori preoccupati per la presenza dei tir, piuttosto che rischiare lunghi incolonnamenti o imbottigliamenti per tentare di raggiungere La Thuile o Courmayeur, hanno optato per Pila, Champoluc e Gressoney dove la «Monterosaski» grazie alla nevicata di sabato notte ha potuto aprire finalmente gli impianti. Piero Minuzzo
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