Borsano prende le distanze da Fascetti

Borsano prende le distanze da Fascetti TORINO Festa in casa granata: Muller firma, Cravero e Benedetti tornano in azzurro, Zago è quasi guarito Borsano prende le distanze da Fascetti Parlando di Zoff: «Posso capire chi allontana un allenatore vincente» Sul suo tecnico: «Andrà via? Decideremo di comune accordo a marzo» TORINO. Il futuro di Fascetti al Torino rimane ancora incerto. Ieri, nel corso della conferenza stampa per il rinnovo del contratto di Muller, Borsano ha commentato la situazione del tecnico con frasi piuttosto sibilline. Ecco il pensiero del presidente in risposta a una domanda sulla posizione di Zoff: «Allontanare un allenatore vincente è una scelta difficile e coraggiosa ma che può essere giustificata dal fatto che una società può avere obiettivi a medio termine». Un pensiero che vale anche per Fascetti? Chissà. Sul suo allenatore invece ha detto: «La decisione è per ora posticipata alla fine di marzo. Comunque, anche se il contratto non venisse rinnovato, non sarebbe da interpretarsi come un allontanamento, ma come una decisione presa di comune accordo». Quella di ieri è stata una giornata di liete novelle. Prima fra tutte la firma, da parte del brasiliano, del nuovo contratto che lo lega alla società per altri tre anni, fino al '94. La notizia è stata data nel tardo pomeriggio da Borsano che, sorridente e soddisfatto, come se si fosse tolto un peso che lo angustiava, ha affermato che Muller è definitivamente fuori dal mercato. Soddisfatto anche il brasiliano, il quale ha spiegato che il buon rapporto che ha con i compagni e con i tifosi, l'essersi ambientato in questa città, ma soprattutto la grande stima che prova nei confronti del presidente, sono le ragioni che l'hanno spinto ad accettare l'offerta. Quindi, oltre alle condizioni economiche che sarebbe sicuramente riuscito ad ottenere anche in altre città, Muller ha deciso di rimanere perché sicuro che Borsano fin dal prossimo anno farà una grande squadra. La seconda buona notizia riguarda il futuro di Alvise Zago: lo sfortunato giocatore che circa un anno fa aveva subito un grave incidente al ginocchio destro, è stato sottoposto ieri ad un'ultima visita di controllo. Il giovane talento granata, che da circa un paio di mesi ha ripreso lentamente gli allenamenti, è guarito e tra circa 90 giorni potrà riprendere a lavorare a pieno carico con la squadra e magari disputare qualche scampolo di gioco prima della fine del campionato. Infine l'azzurro. Benedetti e Cravero domani torneranno ad indossare la maglia della nazionale. Maldini ha infatti convocato lo stopper e il libero granata quali fuori quota in sostituzione dell'infortunato Baroni e di Luca Pellegrini, per dare consistenza alla difesa della Under 21 impegnata ad Ancona nella partita di andata dei quarti dell'Europeo contro la Spagna. Una bella sorpresa per i due giocatori del Torino e soprattutto per Silvano Benedetti che ha ricevuto la notizia della inaspettata convocazione domenica sera, dopo quasi 2 anni di assenza dal giro azzurro. La sua ultima apparizione risale al 23 marzo dell'88 quando la Under 21 fu eliminata dalla Francia nei quarti di finale dell'Europeo. Poi pareva che Cesare Maldini si fosse dimenticato dello stopper granata a causa anche di una stagione, quella passata, in cui il rendimento del giocatore era notevolmente diminuito. «Silvano l'anno scorso ha avuto parecchi problemi — spiega Roberto Cravero, suo compagno e amico da quando giocavano insieme nelle giovanili del Torino •—, come tutti ha risentito delle vicende che han- no trascinato la squadra in serie B. Inoltre la scomparsa del padre, una condizione fisica non eccellente a causa di una fastidiosa pubalgia e l'alternarsi in campo con Brambati hanno influito negativamente sul suo equilibrio psicologico e sulle sue prestazioni». «Benedetti è un ragazzo che ha costantemente bisogno di sentirsi apprezzato, di sentire la stima e la fiducia dei compagni, dell'allenatore, della società; tutte cose che la passata stagione gli sono mancate — prosegue il capitano del Torino —. Per avere il massimo da lui occorre tenerlo sempre in tensione in campo, parlandogli, magari rimproverandolo, anche se è difficile rimproverare un tipo come lui». «Benedetti non ha ancora espresso il meglio di se — ha detto invece Fascetti che conosce bene le qualità del ragazzo — ed io sono convinto che questa convocazione in azzurro gli regalerà gli stimoli giusti». Debora Vaglio Per Zago visita okay a Lione fra tre mesi con la squadra

Luoghi citati: Ancona, Francia, Lione, Spagna, Torino