Azzurri, replica ironica di Bruno Bernardi

Azzurri, replica ironica Azzurri, replica ironica «Berlusconi vuol far la Nazionale? Allora compri anche il club Italia» ROTTERDAM DAL NOSTRO INVIATO Tra battute ironiche e sorrisi, gli azzurri di Vicini hanno replicato a Silvio Berlusconi che, calandosi nei panni di commissario tecnico, ha suggerito il trapianto del Milan in Nazionale. Sarebbero solo Baggio, Zenga e Vialli i superstiti azzurri secondo Sua Emittenza. Ed ha anche aggiunto che, dopo la convocazione di Costacurta, si aspetta quella di Tassotti. «Portare in azzurro il blocco del Milan sarebbe l'unico modo per dare gioco e schemi all'Italia: Vicini avrebbe soltanto il problema di sostituire Rijkaard e Van Basten», ha sentenziato Berlusconi. Non è la prima volta che Sua Emittenza «fa» il tecnico. E Sacchi ne sa qualcosa con tutti i messaggi pubblici che ha ricevuto da quando è sulla panchina rossonera. L'ultimo, il consiglio di impiegare Rijkaard come centravanti. «Si compri anche il Club Italia, se glielo vendono, così potrà mettere in campo la sua formazione ideale», commenta Roberto Mancini, con una punta di sarcasmo. Il più velenosetto è Tacconi: «E' una cretinata. E sapete perché? Se la Juventus batte il Milan ci vorrà il blocco bianconero. Scherzi a parte, Berlusconi lasci in pace la Nazionale che ha bisogno di prepararsi con tranquillità al mondiale». Berti, che è stato sul punto di diventare rossonero, adesso è escluso da Berlusconi. Che ne pensa? «Ci sono gli alti e bassi per tutti, sia per me che per lui. Comunque ritengo si sia trattato di una semplice battuta, non di un discorso veramente serio, quella di Berlusconi». Serena resta invece totalmente indifferente alla sparata di Berlusconi: «E' un'opinione sua. A me interessa soltanto co- sa pensano il citi Vicini e il presidente federale Matarrese». Più duro Vierchowod, altro giocatore a lungo e invano corteggiato dal Milan un anno fa: «Berlusconi pensi al suo Milan. Alla Nazionale sono già molti che debbono pensare». De Agostini dà una tiratina d'orecchi al dottore: «Non ho mai sentito l'avvocato Agnelli o Boniperti dire cose del genere: ci vuole rispetto per tutti». Anche Marocchi fa il censore: «Non sono discorsi giusti da fare a quattro mesi da un mondiale, anche se non è un'idea strampalata in assoluto. Bisogna però tener presente che Vicini, a differenza di Lobanowsky che può fare lunghi ritiri e tournées, usa i ritagli di tempo per costruire la Nazionale. Berlusconi vede la sua squadra giocar bene e parla, ma sono sbagliati il tempo e il modo. Non credo, comunque, che le sue parole rappresentino una turbativa per la Nazionale». Ferrara ci ride sopra: «Meno male che noi panchinari siamo stati ignorati». Bergomi dribbla l'argomento: «Non m'interessa. Piuttosto ha ragione Sacchi a dire che Tassotti è fortissimo. Lui, però, ha lo svantaggio di essere abituato alla zona mentre la Nazionale gioca a uomo». Maldini glissa, un po' imbarazzato: «Non sono il più adatto a commentar le dichiarazioni del mio presidente». Infine Zenga. Il portiere è stato risparmiato e ci scherza su: «Ringrazio Berlusconi, non sono proprio l'ultimo arrivato e spero di non deluderlo nel prossimo derby. Comunque è difficile fare il commissario tecnico della Nazionale. Vicini, persona onesta e corretta, punta più sulla qualità che sugli exploit di un giocatore». Bruno Bernardi

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Rotterdam