Dibattito a Roma di Natalia Ginzburg

Dibattito a Roma Dibattito a Roma Stajano, «Riflessione civile su una storia molto dolorosa» ROMA DALLA REDAZIONE «Serena Cruz o la vera giustizia»: questo è il titolo del libro di Natalia Ginzburg edito da Einaudi (pag. 96, lire 10 mila) che ieri è stato presentato nella Sala della Stampa Estera dall'autrice, dal giornalista Corrado Stajano e dall'on. Stefano Rodotà. Erano presenti l'editore Giulio Einaudi, molti rappresentanti delle associazioni dei genitori adottivi, intellettuali come Cesare Garboli, giuristi come Luigi Lerraioli e Stefano Mannuzzu. «Il libro — ha esordito Stajano — è una riflessione civile su un caso doloroso, un contributo per capire le cose, un tentativo di rompere le assurde rappre¬ sentazioni di irrealtà che ci travolgono ogni giorno e che fanno pensare come la nuda realtà non riesca più ad attrarci». Il dibattito si è in particolare addentrato sulle lacune della legge sulle adozioni, che, hanno ammesso tutti gli intervenuti, va senz'altro modificata, quindi sul potere di discrezionalità riconosciuto al giudice dalla legge attuale e che spesso, come nel caso di Serena Cruz, si traduce in un «formalismo legale» che mette in luce il distacco fra giudice e bambino, come ha detto Rodotà. Che ha aggiunto: «In particolare, qui, si è fatta strada la formula della sentenza esemplare che segue la logica del "colpire uno per educarne cento", logica lontanissima dalle intenzioni del legislatore».

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