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La Philips gioca l'ultima carta I milanesi, che rischiano l'esclusione dai playoff di basket, affrontano la Knorr La Philips gioca l'ultima carta Debutta Graham, ma Casalini frusta gli italiani Non ha un passato, come quasi tutti quelli che l'hanno preceduto, ed è qui per costruirsi un futuro. Solo che, più che al suo domani, la squadra che lo paga (non molto, per la verità: meno di cento milioni più premi partita) ha bisogno di rimbalzi e canestri per salvare una stagione già disastrosa, che rischia di diventare catastrofica. Orlando Graham, 25 anni a maggio, 203 centimetri di muscoli, ala-pivot, débutta oggi alle 18,30 con le magliette rosse della Philips al Palatrussardi contro la Knorr Bologna. Franco Casalini, il coach che ha tagliato Cureton per scarso rendimento, l'ha preso senza mai vederlo giocare: è stato in America all'inizio della settimana, ha visto un paio di partite e una montagna di videocassette. Ed ha scelto Graham studiandolo nei pochi pollici di una tv. Dopo Iavaroni e Cureton, ecco Graham. Soddisfatto Casalini? Potrò dirlo fra qualche giorno. Non nascondo che si tratta di una scelta motivata anche dalla fretta, ma Orlando mi piace: fisico potente, salta, corre, cattura rimbalzi, difende, abituato a lottare e, soprattutto, molto motivato a giocare da noi. Quanto agli altri, Iavaroni purtroppo si è infortunato, Cureton è calato, anche per un infortunio, ed ho preferito tagliarlo per scaricare le responsabilità che ingiustamente gli attribuivano. Graham l'anno scorso è stato tagliato dai francesi dello Chalet, e l'esperienza nei professionisti non è stata positiva. Finora non ha avuto una grande carriera. Praticamente comincia con noi. Ma questo non mi preoccupa, si rovescia il rapporto fra i club italiani e i campioni americani, che venivano in Italia solo quando erano famosi o a fine carriera. Come cambierà il gioco della Philips con Graham? Non cambieremo nulla, tutto come prima. Anzi, oggi Orlando non sarà nel quintetto base, partiranno i soliti cinque. La squadra in questo momento ha bisogno di uno scossone, i ragazzi devono capire che anche questo nuovo giocatore non sarà determinante da solo. Graham, per le sue caratteristiche, giocherà per la squadra. Tocca agli altri sfruttare ciò che lui fa. Graham in panchina, play off e finali di Coppa Campioniche si allontanano, tifosi che la criticano: si sente in discussione? Certo, quando le cose vanno male il tecnico è il primo a saltare. Ho individuato alcune cose che non vanno, per correggerle abbiamo bisogno di tempo, fiducia ed esperienza. Ha una tabella di marcia per campionato e Coppa? Sì, dobbiamo vincere sempre. A cominciare da Spalato. Flavio Corazza