E Schillaci resta ancora senza l'azzurro di B. B.

E Schillaci resta ancora senza l'azzurro E Schillaci resta ancora senza l'azzurro «Non sono sorpreso, non ne faccio un dramma Sogno solo di entrare nel gruppo dei ventidue» TORINO. Totò Schillaci fa spalluce. La notizia della mancata convocazione in Nazionale, per l'amichevole di Rotterdam con l'Olanda, gli arriva a fine allenamento: non lo sorprende né lo turba più di tanto. «La maglia azzurra è un traguardo cui tutti aspirano, ma non ne faccio un dramma o una malattia: mi ritengo già fortunato di giocare nella Juventus, la mia Nazionale», dribbla, infilandosi nella sua Volvo. I cronisti insistono, vogliono sondare lo stato d'animo del bomber siciliano che, con 12 gol al suo primo campionato in Serie A (senza contare quelli in Coppa Italia e in Coppa Uefa), non è ancora riuscito a convincere Azeglio Vicini ad offrirgli una «chance» mondiale. Neppure l'assenza di Vialli e gli acciacchi di Carnevale hanno indotto il et a chiamare Schillaci, l'uomo nuovo che molti invocano per risolvere il problema del gol, fenomeno tutt'altro che stagionale. «Non credo — dice Totò — che basti quel che ho fatto sino¬ ra per entrare nel Club Italia: da tempo fa leva sui soliti attaccanti. Il mio obiettivo non era tanto l'Olanda quanto figurare tra i 22 che parteciperanno alla Coppa del Mondo e mi accontenterei di stare nel gruppo, senza dar fastidio a nessuno». Dedica a Boniperti il bellissimo gol realizzato al Flaminio con la Roma che l'ha sbloccato in Coppa Italia: «Vorrei continuare a Bergamo, in campionato, ma l'Atalanta, che ci ha battuto all'andata, è un ostacolo difficile». [b. b.]

Persone citate: Azeglio Vicini, Boniperti, Schillaci, Totò Schillaci, Vialli

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Olanda, Rotterdam, Torino