Costacurta, non è un sogno

Costacurta, non è un sogno NAZIONALE Il milanista e Vierchowod le due sorprese di Vicini per Rotterdam Costacurta, non è un sogno EAncelotti riprende la maglia che gli spetta La sorpresa delle convocazioni azzurre si chiama Alessandro Costacurta. Non ha ancora 24 anni (li compirà il 24 aprile) gioca stopper nel Milan a zona, m alternanza con Filippo Galli, ha faticato molto per strappare la fiducia a Sacchi, nella sua stagione in prestito al Monza e nella Under ha occupato degnamente il ruolo di libero. Indisponibili Franco Baresi, Luca Pellegrini, Renica e Fortunato, fuori mirino Cravero e Tricella, Costacurta va così in Olanda. Sarebbe un salto clamoroso l'esordio immediato: più probabile per lui il ruolo di rincalzo di Bergomi, che dovrebbe svolgere a Rotterdam il compito abituale di Baresi. Ridurre il «caso Costacurta» a una questione di emergenza sarebbe però un errore: Azeglio Vicini il giorno della sua presentazione a Coverciano come et azzurro, autunno '86, aveva detto chiaramente che, ferme le sue convinzioni sulla Under 21 come base di un ciclo, sarebbe stato molto attento alle indicazioni del campionato (qualità, forma, serietà eccetera). E ieri, costretto a decidere fra tanti forfait (infortuni vari, Vialli compreso) la lista dei convocati per la partita di mercoledì con l'Olanda, si è avvicinato al Milan che in campionato domina. Solo per compensare le forzate assenze di Franco Baresi e Donadoni? Se la chiamata di Ancelotti era largamente scontata (e prevista in più occasioni dallo stesso tecnico) in proiezione Italia '90, quella di Costacurta è un segno di fiducia nel giocatore. Anche in uno schema? Una difesa rossonerazzurra a zona non sarebbe scandalo, ma con Tassotti (chissà quanto invidierà Costacurta, lui che da anni è fra i migliori in campo). Vicini comunque non autorizza l'ipotesi di un trapianto: ieri vista l'emergenza ha convocato anche Vierchowod, fuori dal giro dai tempi di Messico '86 e aspetta il rientro di Ferri. Costacurta significa comunque la definitiva giubilazione di Francini (da tempo non è in forma) e l'ingresso nel Club Italia di un rincalzo per due ruoli (stopper e libero). Inoltre, deludendo gli estimatori degli schemi di Arrigo Sacchi, il et ha dichiarato al Corriere dello sport che «il blocco è fuori moda». Questi i convocati per l'amichevole di Rotterdam (in campo mercoledì alle ore 20, arbitro il francese Biguet). Portieri: Zenga (Inter), Tacconi (Juventus). Difensori: Costacurta e Malclini (Milan), Bergomi (Inter), Ferrara (Napoli), De Agostini (Juve), Vierchowod (Samp). Centrocampisti: Ancelotti (Milan), Berti (Inter), De Napoli e Fusi (Napoli), Giannini (Roma), Marocchi (Juventus). Attaccanti: Baggio (Fiorentina), Carnevale (Napoli), Serena (Inter) e Mancini (Samp). Continua a sognare Totò Schillaci, ma non si abbatta. Quando parlò di lui, Vicini ricordò l'ingresso in extremis di Paolo Rossi al posto di Graziani nell'immediata vigilia del mun¬ dial argentino. E il et non è tipo che illude la gente. Considera il centravanti e il portiere giocatori che meno di altri hanno bisogno di intesa. A Rotterdam si verificherà quindi l'atteso ritorno di Ancelotti, ma è pssibile che Vicini gli consenta un tempo di studio della situazione, prima di mandarlo in campo. Formazione iniziale possibile, a convocazioni avvenute: Zenga, Ferrara, De Agostini, Marocchi, Maldini (stopper), Bergomi (libero), De Napoli, Berti, Baggio, Giannini e Carnevale. Dopo 34 partite della gestione Vicini, l'amichevole contro gli olandesi sarà la prima «uscita» senza Vialli. Il test di uno schema d'attacco inedito è quindi d'obbligo. Per Baggio un'occasione, fuori dalle tensioni fiorentine. Bruno Perucca ii milanista «Billy» Costacurta, sorpreso dalla chiamata di Vicini «Non ci speravo proprio, anzi ho già prenotato le vacanze in Sudamerica per il perìodo dei mondiali. Mi converrà disdire...»