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Un occhio anti-coca Un occhio anti-coca LAwacs, il radar volante Usa per intercettare i traffici L'elettronica è entrata nella lotta contro il traffico degli stupefacenti con l'impiego di uno dei sistemi d'arma oggi più avanzati: l'Awacs (Airborne warning and control system, cioè sistema aerotrasportato di allarme e controllo), lo stesso impiegato dalla Nato per sorvegliare dall'alto, col radar, le aree più calde del globo. I nuovi velivoli operano a circa 7-8 mila metri di quota nelle zone (Golfo del Messico, Bahamas, Yucatan), dove il traffico di droga si svolge per lo più con aerei da turismo. Le prove hanno dimostrato che questi, normalmente Piper 31 Navajo e Cessna Citation, anche se piccoli, possono essere localizzati, identificati e seguiti fino a 250 chilometri di distanza. Anche i piccoli motoscafi d'altura, con il medesimo sistema, possono essere controllati fino a 150 chilometri, mentre i vecchi DC3 e DC-4, i velivoli più grossi impiegati dai narcotrafficanti, sono individuabili anche a 500 chilometri di distanza. Le Dogane degli Stati Uniti (US Customs Service) si erano dotate fin dall'88 di un Loo- kheed P-3AEW Orion, denominato «Blue Sentinel», del costo di circa 150 miliardi e equipaggiato con un radar, l'APS-138, con il caratteristico disco piazzato sulla carlinga, oggi forse il più potente fra quelli aviotrasportati. Il P-3 Orion è lungo 35 metri, ha un'apertura alare di 30 ed è spinto da 4 motori a turboelica da4910 cavalli che gli consentono una velocità massima di 600 km/h (380 di crociera) ed un'autonomia di 14 ore. L'elettronica di bordo è fra le più avanzate. Il «Blue Sentinel» monta un radar APS-138, la cui antenna è posta sulla fusoliera in posizione più alta (quasi due metri) di quanto è nel Boeing E3A Awacs della Nato: ciò lo rende estremamente efficiente sia sull'acqua che sulla terra. Il radar APS-138 dialoga con un computer AN/UYK-14, a sua volta incrementato con un processore Honeywell che consente di trattare 24 milioni di informazioni al secondo, gestendo 4800 bersagli contemporaneamente. Gianni Bisio