Esordio di Craxi «banchiere» dell'Onu di F. Gal.

Esordio di Craxi «banchiere» dell'Onu BRUXELLES Alla Cee con Delors e alti esponenti del credito Esordio di Craxi «banchiere» dell'Onu BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bettino Craxi ha indossato ieri per la prima volta in campo internazionale la sua nuova veste di rappresentante personale di Perez de Cuellar per i problemi del debito, incontrando a Bruxelles il presidente della Commissione Cee Jacques Delors e un gruppo di banchieri europei. Si trattava della sua prima missione all'estero, dopo gli incontri avvenuti in Italia con autorità governative dei Paesi debitori e alti esponenti Onu. Non è impegno di poco conto: i) totale dell'indebitamento internazionale si aggira sui 1250 miliardi di dollari — quasi 1600 triliardi di lire — e condiziona lo sviluppo di numerosi Paesi. A Delors, che lo ha ricevuto nel primo pomeriggio, Craxi ha illustrato le aspettative di un ampio e fattivo intervento degli organismi comunitari a favore dei Paesi meno sviluppati, con riguardo non solo ai crediti bancari ma anche a quelli delle istituzioni pubbliche. «Delors — ha osservato Craxi — insiste sul carattere politico della questione, sull'opportunità di non limitarsi alla ricerca di meccanismi finanziari e di cogliere l'interdipendenza fra il problema del debito e quello dello sviluppo». Sia in ambiente comunitario, sia con i banchieri (inglesi, tedeschi, francesi e belgi) incontrati prima di rientrare in Italia, Craxi ha insistito sulla necessità di soluzioni ragionevoli e praticabili, sul concetto di «nuova finanza». «Si tratta di trovare un equilibrio — egli ha detto — fra i vecchi crediti e il flusso di quelli nuovi; avere il coraggio di dare a chi non può resistituire, perchè solo nello sviluppo di quelle economie i creditori possono trovare il modo per un recupero almeno parziale». [f. gal.]

Persone citate: Bettino Craxi, Craxi, Delors, Jacques Delors, Perez De Cuellar

Luoghi citati: Bruxelles, Italia