Paura di volare, ma non in Coppa Italia

Paura di volare, ma non in Coppa Italia Dopo il burrascoso rientro in aereo, i bianconeri pensano più al Milan che all'Atalanta Paura di volare, ma non in Coppa Italia Zoff fa i conti e si scopre in credito «Avevo detto di puntare sullaJuve» TORINO. Un altro passo avanti nella stagione che per tanti, persino in società, è ancora da decifrare. E' la Juve della sregolatezza e di qualche concessione difensiva di troppo, certamente, ma anche la squadra che è in corsa nelle due Coppe (l'Amburgo nei quarti di finale del torneo Uefa e il Milan nella finale di Coppa Italia) e in campionato sta nel gruppo delle migliori. Soprattutto una squadra in salute. E non molte possono dire lo stesso a questo punto di una stagione fitta di impegni ravvicinati e quindi durissima, dopo il gennaio di fuoco che ha bloccato molti muscoli. Al Flaminio contro la Roma i bianconeri sono stati sin troppo «generosi» ma alla distanza avevano più benzina dei giallorossi di Radice. Per domenica a Bergamo tutti i giocatori saranno a disposizione di Zoff, meno Fortunato convalescente da una frattura (niente a che vedere con i guai muscolari). Tecnico, medico e preparatore atletico hanno lavorato con saggezza e, se i giocatori hanno aderito ai temi con il loro impegno, significa che lo spogliatoio funziona. Zoff al Flaminio ha ritentato il recupero pieno di Zavarov (ancora una volta fra alti e soprattuttto bassi di rendimento) lasciandolo in campo nei 90 minuti, per non creargli la psicosi della sostituzione. Inoltre ha avuto la conferma dell'opportuno inserimento di Alessio. Il gol dovrebbe aver fatto bene a Schillaci, óra caricato dall'idea delle due partite di finale. Con tutto il rispetto per l'Atalanta, avversario di domenica, ieri era ancora la Coppa Italia l'argomento bianconero. Anche per lasciarsi alle spalle, parlando di Roma e di Milan, le paure passate nel viaggio di ritorno dalla capitale, in fase di atterraggio. L'Airbus 300 si è presentato mercoledì sera su Caselle attorno alle 22,20, ma la discesa a quel momento era im possibile per il forte vento tra sversale rispetto alla pista. Pri ma di puntare altrove, il pilota per circa mezz'ora ha girato su Torino aspettando un momento favorevole per scendere. L'ae reo ballava, non c'era allegria a bordo. Poi la discesa, e la paura è svanita. Momenti di tensione che pesano, comunque. A Bergamo domani pomeriggio il viaggio è previsto in pullman... Roma ha dato altra carica alla squadra. Dino Zoff ha ricordato: «In tempi non sospetti su questa squadra ci sarebbe stato da ricredersi. E adesso i fatti mi danno ragione. I giocatori sono fisicamente tonici, pochi gli infortunati, insomma sono soddisfatto». Pensando alla finale di Coppa Italia, Zoff che è uno sportivo prima di tutto, avrebbe preferito una partita secca in campo neutro. Ma pensando alla società conviene che due gare sono un vantaggio: «Bisogna anche tener conto delle esigenze del pubblico». Zoff ha già in mente i problemi che la doppia sfida con i rossoneri proporrà. «L'importante — anticipa — sarà non lasciarci condizionare dalla loro fama, per quanto meritata, di rullo compressore. E' chiaro che saranno loro i favoriti, sulla carta, ma sul campo possono cambiare le cose, non sarebbe la prima volta». Schillaci ha già detto che contro la difesa a zona del Milan la Juve ha gli antidoti giusti. E Tacconi ha colto l'occasione per ribadire la sua stima per Zoff, per il suo lavoro: «Nella finale di Coppa Italia saranno a confronto le due squadre italiane meglio preparate». La sconfitta ha interrotto la serie delle 12 partite con 12 vittorie fra le due coppe della stagione, ma al Flaminio contava soprattutto la qualificazione. E' arrivata con qualche paura, ma il risultato finale ha cancellato tutto. Conta anche l'aver visto Casiraghi, entrato al '76 al posto di Schillaci (uscito dal campo col volto scuro, non vorrebbe saltare mai un minuto), sfiorare subito il gol con una prodezza per potenza e lucidità. Il ragazzo deve mordere il freno, ma non perde occasione per farsi apprezzare. Anche questo riientra nel bilancio positivo della Juve '89-'90. Bruno Peri teca Nel bilancio di Zoff anche l'ammissione alla finale di Coppa Italia. Il tecnico nei giorni scorsi ha previsto di dover lasciare la Juve, ma vuole finire la stagione portando la squadra ad un successo.