Berlino capitale, il miraggio si avvicina di Alfredo Venturi
Berlino capitale, il miraggio si avvicina Con l'avanzare del processo di unificazione si profila Tatto-simbolo della fine del dramma tedesco Berlino capitale, il miraggio si avvicina Ma Bonn ha paura della grande fuga BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A Bad Godesberg, il verde villaggio delle ambasciate a Sud della capitale, le quotazioni degli alloggi sono in ribasso: secondo le regole del mercato è un eccesso di offerta a deprimere i corsi. Ormai si parla di cali del quindici o anche del venti per cento, gli operatori immobiliari temono che la tendenza si accentui. Infatti cresce il numero dei proprietari che, spaventati da questa prospettiva, finiscono con il favorirla mettendo in vendita i loro immobili. A determinare la crisi è un miraggio nazionale che soltanto a Bonn è sentito come incubo: Berlino capitale. Sarà la conseguenza ovvia di uno sviluppo che fino a pochi mesi fa era considerato un'utopia, ma che da qualche tempo si è trasformato in prospettiva concreta e perfino vicina: la sospirata unità dei due Stati tedeschi. Annata straordinaria per l'Europa, il 1989 ha avuto per Bonn un andamento paradossale. La città ha celebrato insieme i duemila anni dalla sua nascita, dovuta a un insediamento militare romano, e i quaranta di un ruolo che, nato esplicitamente provvisorio, sembrava ormai di fatto consolidato: sede del Parlamento e del governo della Repubblica Federale. E' stato proprio alla fine dell'anno doppiamente celebrativo che si è stagliato sull'orizzonte lo spauracchio del trasferimento della capitale. Si profila di qui a pochi, forse pochissimi anni il trasloco delle due Camere, dei ministeri, delle sedi diplomatiche, degli uffici di corrispondenza della stampa tedesca e internazionale, delle sedi di rappresentanza presso il governo federale dei Laender e dei più vari enti e istituzioni. E' un movimento che corrisponde a una migrazione di massa: centomila persone, un terzo degli abitanti di Bonn, finirà con il trasferirsi dalle rive del Reno a quelle della Sprea. Hans Daniels, il sindaco della capitale minacciata, cerca disperatamente di correre ai ripari: Berlino capitale non si discute, dice, ma potrebbe essere un ruolo simbolico e rappresentativo, le funzioni propriamente esecutive potrebbero rimanere qui. In altre parole: prendetevi il Parlamento, visto che difficilmente potrà resistere alla tentazione di insediarsi nello storico Reichstag berlinese, ma lasciateci i ministeri. Sollecitato dal preoccupatissimo sindaco lo stesso presidente federale, Richard von Weizsaecker, ha detto che nulla è ancora deciso in materia di capitale. In soccorso della capitale anche il Land di Nordreno-Vestfalia, che ospita nel suo territorio la sede del potere federale e non vuole evidentemente rinunciare a questo privilegio. Bonn, fa sapere una nota del governo di Dusseldorf, è ormai diventata il simbolo della nuova democrazia tedesca, e dell'ancoraggio occidentale della Germania. E' inoltre vicina alle sedi europee di Bruxelles, Lussemburgo, Strasburgo. Insomma, una capitale ideale anche per la futura Germania unita. Ma questo punto di vista è decisamente minoritario. La commissione del Bundestag che si occupa delle politiche intertedesche ha votato all'unanimità una mozione in cui si chiede il ritorno della capitale a Berlino. Il capo del governo provvisorio dell'altra Germania, Hans Modrow, nel suo piano per l'unità indica esplicitamente Berlino come sede del governo unificato. C'è chi lavora al compromesso: poiché la Germania resterà uno Stato federale, non tutte le funzioni saranno necessariamente accentrate. Per esempio Lipsia riavrà il ruolo storico di sede della Corte Costituzionale, oggi a Karlsruhe per la parte occidentale. Allo stesso modo, si confida qui, Bonn potrebbe conservare una parte dell'apparato di governo. Proprio negli ultimi tempi è stato dato il via a un denso programma di opere pubbliche: nuove sedi di ministeri, centri culturali, sale di riunione. Al fascino prepotente di Berlino, questa città non può contrapporre altro che una composta grazia provinciale e un onesto curriculum di capitale provvisoria. Alfredo Venturi IL Cancelliere Helmut Kohl, nella foto, ha incontrato oggi all'Eliseo il presidente Mitterrand per discutere la prospettiva della riunificazione delle Germanie
Persone citate: Hans Daniels, Hans Modrow, Helmut Kohl, Land, Mitterrand, Richard Von Weizsaecker
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