Subito le centrali Enel per evitare black-out
Subito le centrali Enel per evitare black-out Subito le centrali Enel per evitare black-out ROMA. Rispetto dei tempi per la realizzazione delle centrali in costruzione; pronto avvio degli iter autorizzativi per i nuovi impianti che dovranno entrare in servizio nella seconda metà degli Anni 90; certezza dei tempi per lo svolgimento delle nuove procedure autorizzative degli impianti di produzione. Sono queste le condizioni indispensabili, secondo Viezzoli, per fare fronte senza gravi preoccupazioni alla copertura del fabbisogno di elettricità dei prossimi anni. Le ha precisate il presidente dell'Enel, Franco Viezzoli, alla commissione Industria del Senato che sta esaminando il disegno di legge di attuazione del piano energetico nazionale. Il fabbisogno di elettricità sulla rete Enel nel 1989 è stato coperto, ha detto Viezzoli, con 176 miliardi di kilowattore prodotti nei propri impianti, con 2,7 miliardi di kilovattore ce¬ duti dai terzi nazionali (autoproduttori ed aziende municipalizzate) e con 33,7 miliardi di kilowattore importati. Nel 1989, per la prima volta, una parte consistente, pari a 3,7 miliardi di kilowattore di tali importazioni (2% della richiesta sulla rete Enel) è risultata indispensabile per alimentare l'utenza: il settore elettrico è stato cioè in condizione di dipendenza strutturale e questa parte di importazione è statn effettuata per necessità e nei per scelta come invece era sempre avvenuto negli anni precedenti. Viezzoli ha ricordato alcuni fattori di origine esterna al settore elettrico che accompagnano e condizionano lo sviluppo del settore stesso tra cui l'elevata dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento delle fonti energetiche (nel 1989 è stata dell'81%) e la rinuncia alla energia nucleare. ,
Persone citate: Franco Viezzoli, Viezzoli
Luoghi citati: Roma
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